Sono in partenza per la Francia. Domani un cliente ha una convention e.. mi ha invitato.
Spero che ci sia Julienne. La segretaria dell’ufficio acquisti. Una ragazza molto simpatica e cordiale. Ha le caviglie grosse e i fianchi un poco appesantiti. Però il suo seno è generoso. In tutti i sensi. Anche nell’offrirsi alla vista. Tipica donna Alsaziana. Dolce come una francese e robusta come una tedesca.
L’ultima volta che sono stato da loro l’ho invitata a cena, volevo scoprire il colore del suo reggiseno e capire se le sarebbe piaciuto che glielo levassi.
Alla cena era venuta, purtroppo con il marito. Tra un bicchiere di vino ed un consomme ho lasciato scivolare a terra il tovagliolo, classica scusa per sfiorarle la gamba.
Nessuna reazione apparente. Invito ad essere più audace. con il ginocchio cercavo ripetutamente il contatto con la sua gamba. Piano, con pudore, aumentando l’intensità del tocco. Il suo sorriso diventa complice, la sua lingua scorre sulle labbra ed il boccone le entra in bocca, accompagnato da un leggero socchiudere gli occhi. La carica sensuale del suo modo di mangiare è perfino sfacciata.
Mi meraviglia che il marito continui imperterrito a mangiare e parlare. Gli ammiccamenti di Julienne si fanno sempre più intensi. Sono eccitato. Quasi imbarazzato e sempre più incredulo dell’assenza del marito.
Dopo il dolce mi alzo per andare in bagno. I bagni sono spaziosi. Un piccolo atrio comune e poi le due porte con i classici disegni e l’indicazione Homme e Femme. Quando esco Julienne è lì, fuori dalla porta. In piedi in mezzo a quel piccolo atrio. Senza dirmi una parola mi afferra il braccio e mi trascina nella toilette delle signore.
Chiude la porta. Mi getta le braccia al collo e mi bacia con passione e forza. tanto che quasi cado. cerco di chiudere la porta a chiave ma lei me l’ho impedisce. Si allontana da me e si toglie la camicia, poi il reggiseno. Mi spinge contro il lavabo. Mi slaccia i pantaloni e tira fuori il mio desiderio, turgido e caldo. Mi prende in bocca e poi tra i seni. Un turbinio di labbra e di seni, di lingua e di seni, di mani e di seni. Cerco di trattenere ogni gemito e di allungare il piacere. Lei ghiotta di desiderio e avida di miele insiste con veemenza e sono costretto ad abbandonare il ritegno. Piego la testa all’indietro e mi abbandono. Sto per esplodere e proprio in quel momento la porta si apre. Il marito di Julienne entra con il pene tra le mani. La faccia contorta dal piacere che solo un uomo sa regalarsi. La mia sorpresa si spegne subito. Julienne si agita più forte e la mia mente è ormai proiettata verso il piacere. vengo nella sua bocca, lei si allontana di qualche centimetro, così che la seconda ondata le disegni rigagnoli di gioia sul viso e coli lentamente, quasi sonnecchiando verso i seni. In quel momento il marito le esplode sul viso. Un getto copioso, che sembra non dover finire. Una prima ondata, poi una seconda, una terza. Lei che alterna le attenzioni della sua bocca prima a me, poi al marito. Poi ancora me, poi ancora lui. Non ci lascia respiro e nei secondi che non vorremmo mai lasciare finire, lei si sazia di ciò che le regaliamo.
Torniamo al tavolo. C’è il caffè, come solito orrendo, e il liquore fatto in casa. Dopo vedremo…. FINE