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I beduini

L’anno scorso mi sono recato in Mar Rosso con mie due colleghe, Veronica ed Elisa, per passare una settimana di relax, crogiolandomi al sole caldo dell’Egitto.
Eravamo sistemati in un villaggio turistico a gestione italiana dove presto abbiamo fatto conoscenza con altri ragazzi i quali ci hanno proposto di trascorrere una giornata nel deserto a cavallo dei cammelli.
In un primo tempo la cosa ha destato in noi una certa perplessità, ma poi, trascinati dall’entusiasmo della nuova compagnia, ci siamo lasciati convincere e così il pomeriggio seguente, a bordo di un pulmino ed accompagnati da una guida, ci siamo recati presso un villaggio di beduini, da cui iniziare l’escursione.
Si sono formati gruppi di 4 o 5 persone, ognuno con un ragazzetto che faceva da guida e badava ai cammelli, i quali ogni tanto, non mancavano di fare le bizze.
Il mio gruppo era formato oltre che da me, Elisa e Veronica, da una coppia di giovani fidanzati sui 20 anni circa alla loro prima vacanza insieme.
I gruppi partivano a breve distanza l’uno dall’altro senza perdere di vista quello che lo precedeva e noi ci siamo trovati a partire per ultimi poiché il ragazzino che ci doveva accompagnare si era attardato a confabulare con degli adulti, i quali già da qualche minuto ci giravano attorno scrutandoci e sorridendo.
In un primo momento pensai che fossero attirati dalla bellezza delle tre ragazze del gruppo (Elisa e Veronica sono due fighe stratosferiche e la giovane fidanzatina non era da meno) e non ci feci caso, ma poi la loro insistenza ha incominciato a darmi fastidio, tanto da richiamare il ragazzo per sollecitarlo a partire.
All’inizio del percorso tutto è andato per il meglio, nonostante cavalcare un cammello non sia la cosa più comoda del mondo, ma in seguito abbiamo chiesto alla guida di fermarci per riposare un attimo, ma lui ci ha fatto capire a gesti che poco più avanti si trovava un’oasi dove i cammelli avrebbero potuto riposarsi e noi rinfrescarci sotto le palme, così abbiamo proseguito per altri dieci minuti, sempre chiudendo la carovana.
Giunti all’oasi siamo scesi per rinfrescarci e riposarsi all’ombra delle palme…sembrava di essere in un sogno ed una volta che gli altri gruppi sono partiti, il silenzio ha avvolto il paesaggio, rendendo il tutto ancora più suggestivo.
Dopo un po’ abbiamo chiesto al ragazzo di ripartire, ma lui ci ha fatto segno di aspettare ancora un poco ed intanto si era portato su di una collinetta a scrutare l’orizzonte, come per vedere se arrivasse qualcuno.
Quel qualcuno che sembrava dovesse arrivare, in effetti dopo qualche minuto è arrivato, e si trattava di sei beduini tra i quali ho riconosciuto due di quelli che alla partenza parlavano con la nostra guida.
Subito non ci abbiamo trovato nulla di strano, ma quando hanno incominciato ad avvicinarsi guardandoci e ridendo di noi, ci siamo resi conto che qualcosa non andava!
Uno dei beduini si è avvicinato ad Eleonora e Franco (cosi si chiamavano i due fidanzatini) cercando di toccare i lunghi capelli biondi della ragazza la quale ha incominciato ad urlare riparandosi alle spalle del fidanzato.
Nel frattempo gli altri si sono avvicinati ad Elisa e Veronica, cercando a loro volta di toccare le ragazze ed innescando la mia reazione, la quale però, è stata subito smorzata dal gruppo.
A quel punto ci siamo resi conto di trovarci in pericolo ed abbiamo cercato di raggiungere i cammelli per fuggire ma prima di arrivarci ci hanno bloccato tutti e cinque, quindi hanno legato me e Franco per poi gettarsi sulle tre ragazza.
Le nostre urla non servivano a nulla ed anzi sembravano divertire ancora di più i sei beduini che nel frattempo stavano strappando i vestiti di dosso alle ragazze, lasciandole in un attimo completamente nude ai loro sguardi.
Le loro mani hanno cominciato poi ad esplorare ogni angolo del corpo delle ragazze le quali si sono poi ritrovate stese a terra circondate dai beduini che nel frattempo avevano tirato fuori i loro membri di dimensioni che avrebbero fatto impallidire dalla vergogna molta gente.
Divisisi a coppie, si sono poi appartati ognuno con una ragazza, facendo però in modo da rimanere nella nostra visuale, come per farci assistere alle loro performances.
Le ragazze, dopo essere state esplorate con le mani in ogni buco possibile sono state poi messe tutte e tre a pecorina e il loro buchetto insalivato per bene per prepararlo alla penetrazione.
Tra le loro urla e le risate dei beduini, noi siamo rimasti ammutoliti e Franco ha incominciato a piangere ed a supplicarli di lasciar stare Eleonora.
Con mio stupore quello che si era appartato con Eleonora si bloccò e sogghignando si avvicino a noi, e disse a Franco che aveva da fargli una proposta… avrebbe risparmiato Eleonora se lui avesse sacrificato il suo di culo.
Senza esitare Franco accettò lo scambio e così lo slegarono legando Eleonora al suo posto.
Anche le altre due ragazze vennero riportate lì vicino per assistere alla scena e così per il momento si erano salvate anche loro.
Lo denudarono davanti alla sua ragazza e appoggiato con la pancia su una roccia, lo rivolsero con la faccia verso la fidanzata, la quale strillava a più non posso, quindi incominciarono ad inumidirgli lo sfintere ed ad infilarci un dito poi due poi tre e ad allargarglielo continuando a sputarci dentro.
Quando avevano ritenuto di averlo preparato a dovere, quello che sembrava il capo del branco, estrasse un cazzo di almeno 25 cm con una cappella grossa e scura e lo avvicino al buchetto di Franco il quale era suo malgrado costretto a guardare in faccia Eleonora.
Nonostante lo sforzo di non gridare, ad un tratto un urlo uscì dalla bocca di Franco, accompagnato da copiose lacrime che scivolavano sul suo viso e a me sembrava di sentire il suo stesso dolore mentre la paura di fare la sua stessa fine si era fatta strada nella mia mente.
Dopo cinque minuti buoni di quella tortura, il capo estrasse il cazzo e si porto davanti alla bocca di Franco il quale istintivamente la serrò a più non posso ma inutilmente, visto che chiudendogli il naso lo costrinse a spalancarla ed a fargli bere come ulteriore sfregio, tutta la sua sborra ed a pulirgli il cazzo con la lingua. Franco credeva che fosse finita così e così noi, ma quello era solo l’inizio…tutti a turno gli riservarono lo stesso servizio, ma dopo il terzo Franco non resse più e svenne.
Dopo che tutti avevano abusato e goduto di lui, ci illudemmo che ci avrebbero lasciato andare, ed invece dopo una mezz’ora buona in cui fra l’altro Franco si riprese, tornarono alla carica con le ragazze, incominciarono a toccarle in ogni dove lasciando come promesso Eleonora in disparte, ma dopo essersi divertiti un po’ con Veronica ed Elisa, le mollarono e si avvicinarono sghignazzando alla povera Eleonora.
Capimmo subito le loro intenzioni e Franco incominciò ad urlare che erano dei bastardi e che avevano promesso di lasciarla stare, ma come unico risultato ottenne un calcio in faccia e mentre incominciava a sanguinare dalla bocca lo trascinarono vicino ad Eleonora per fargli vedere meglio quello che lei avrebbe subito da li a poco.
Presero la ragazza e la fecero stendere a forza sulla sabbia tenendole le gambe ben aperte per meglio mettere in mostra la sua fica, quindi non curanti delle sue urla e di quelle di Franco, le cosparsero il pube con un liquido denso che sembrava miele, quindi fecero avvicinare uno dei cammelli il quale dopo aver annusato tra le gambe di Eleonora, incominciò a leccarla avidamente tra le risate dei beduini.
La cosa andò avanti per qualche minuto, quindi la loro attenzione si spostò nuovamente su Franco al quale toccò lo stesso trattamento della sua donna… miele sul cazzo ed il cammello a leccare tra le risa dei beduini fino ad una reazione certamente non voluta da parte di Francocce lo portò ad un’erezione.
L’attenzione dei nostri aguzzini si spostò ancora una volta su Eleonora e questa volta fu per possederla senza altri giochetti.
Ad uno ad uno incominciarono a scoparla mentre gli altri la tenevano ferma, fino a riempirla di sborra, che colava copiosamente dalla sua fica ogni volta che gli uomini si davano il cambio.
L’ultimo a possederla fu il capo che si stese a terra col cazzo all’aria facendola sollevare dagli altri per poi farsela posare sul suo grosso arnese in modo penetrarla fino alle palle tra le urla della poveretta.
Una volta che anche lui l’ebbe riempita di sborra, pensammo che ci avrebbero finalmente lasciati andare, ma invece, dopo qualche minuto, ricominciarono a scopare la poveretta, questa volta inculandola e sborrandogli nel culo, per poi farsi ripulire il cazzo con la lingua, da Franco, il quale dopo aver provato ad opporre resistenza al primo ricevendo così altri calci in faccia ed alle palle, si rassegno eseguendo quello che gli veniva ordinato.
Ancora una volta l’ultimo fu il loro capo il quale dopo averla penetrata nel culo, si fermo per qualche istante col cazzo infilato fino in fondo, finchè dal culo di Eleonora non cominciò ad uscire qualche goccia di liquido giallo… gli stava pisciando nel culo, ma ormai Eleonora non si rendeva più conto di nulla.
Una volta che anche lui ebbe sborrato, finalmente cominciarono a vestirsi facendoci tirare un sospiro di sollievo, ma prima di allontanarsi vollero umiliarci ancora una volta pisciandoci in faccia.
Ci riprendemmo dallo shock e dalle violenze subite dopo un’oretta buona e quindi ci incamminammo a piedi verso il punto da cui eravamo partiti senza nel silenzio più assoluto ed una volta giunti al villaggio, Franco ci fece promettere che nulla avremmo detto di quello che era successo. FINE

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