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La tedeschina in Spagna

Nel residence dove eravamo, c’era una coppia di tedeschi. Giovani e carini. Giusto nell’appartamento di fianco al nostro. La sera di ferragosto abbiamo fatto una specie di festa ed il tedeschino ha esagerato con la Sangria. Alle due di notte era perso ed ubriaco, Io ed un altro lo abbiamo portato a letto di peso.
Tra la festa e tra il casino per tutto il paese non si riusciva a dormire. Allora vero le 4 di mattina sono sceso in giardino, per fumarmi una sigaretta (di nascosto altrimenti mia moglie mi massacra) e mi sono seduto in una panchina un po’ defilata. Dietro un cespuglio di fiori stupendi ho visto dei movimenti strani. Mi sono avvicinato ed ai movimenti si sono aggiunti dei gridolini facilmente comprensibili. Non ho resistito e mi sono avvicinato ulteriormente. Era la Tedeschina in ginocchio con uno Spagnolo (sempre abitante nello stesso palazzo) che la pompava da dietro come un forsennato. La scena molto gustosa ed eccitante, per un attimo mi ci volevo buttare.
Alcune gocce di sudore colavano dalle tempie dell’uomo. Lei che agitava il bacino come se volesse tutto il cazzo di Spagna in una sola sera. Mi stavo eccitando La ragazza si gira di schiena e l’uomo le solleva il bacino. La lecca avidamente e la tocca con furia.
Le infila il dito indice nella fichetta bionda e bagnata, mentre il medio affonda nel suo culetto teutonico. Con vigore le sbatte le dita dentro e fuori. Lei cerca di smorzare gli urli ma gode come giunone. Finalmente l’uomo le afferra le gambe e punta una cappella rossa e infuocata contro il suo culetto ormai dilatato. Con pochi affondi entra in lei e comincia a sbatterla con forza. La ragazza si infila due dita nella passerina e comincia ad emettere rantoli di lussuria. Gode, gode così tanto che quasi si soffoca. Il piacere di lei aizza la mente di lui. Sembra un toro infuriato, bofonchia parole incomprensibili, suda come una fontana e sbatte come un forsennato.
Al culmine del piacere esce da lei e le offre il cazzo violentemente turgido da succhiare. Lei si attacca a quella carne come per placare una fame atavica. Lui gode nella sua bocca. Un getto così copioso che la bocca della ragazza non può contenere. Lei succhia e pompa, lui gode come un vitello. Il nettare dell’uomo cola agli angoli della bocca della ragazza e sui seni. Lei non smette. Proprio mentre lo Spagnolo le regala un getto di caldo succo d’uomo sul viso. Mi prendo il cazzo in mano deciso a sfogare il mio desiderio ma un rumore mi cattura la mente e mi fa perdere l’attimo. Mi tengo il cazzo duro come un sasso e mi abbandono a guardare la sua fichetta bagnata e le sue tette sode e formose.
Per non farmi beccare mi defilo, mi sposto lentamente fino ad andare a sedermi sulla panchina vicino all’atrio di ingresso, passaggio obbligato per entrambi. Per primo passa l’ispanico, assolutamente indifferente. Sudato come se avesse corso due ore ma indifferente. Mi lancia un Ola (salve in Spagnolo) ed entra. Dopo qualche minuto arriva la Teutonica, che si sta sistemando e che mi pare anche lei piena di Sangria.
Appena mi vede ha un attimo di sorpresa. Farfuglia qualche cosa e cerca di assumere un atteggiamento indifferente, Le offro una sigaretta che accetta volentieri e si siede di fianco a me per fumarla. La faccia era ancora impiastricciata e aveva addosso l’odore di alcol e di sesso. Facciamo due chiacchiere con il suo Spagnolo precario e capisco che vuole sapere se ho visto qualche cosa. Sono così eccitato che quasi la scoperei sulla panchina. Con malizia e tutta la stronzaggine di cui è capace un uomo, non dico nulla ma faccio in modo che lei capisca. Sono tentato di “ricattarla” ma poi le guardo gli occhi da cerbiatta, forse annebbiati dalla Sangria e dal godimento della carne e le ho detto
“.. disfruta la vida que no va a pasar nada… ” (divertiti che non è successo niente). Lei si alza, mi sorride e si avvia verso le scale. Io la seguo e non resisto alla tentazione di palparle il culo. La sua reazione è immediata. Si gira e mi offre la fichetta da sotto la minigonna. La tocco e la sento ancora calda e umida. La voglio subito. Abbasso i pantaloncini e il mio uccello salta fuori con tutta la sua baldanza. Lei si abbassa sullo scalino e se lo prende in bocca.
In un attimo la mia eccitazione sale al cielo. Tutta la voglia accumulata prima si sfoga e non ceco nemmeno di trattenermi. Forse il timore che qualcuno passi, forse solo la voglia di godere e di goderle in bocca, mi lascio andare senza controllo. Lei indietreggia un secondo ed il mio getto le arriva dritto in faccia. Un attimo e sono di nuovo nella sua bocca. Mi sta succhiando anche l’anima. Mi sembra un orgasmo di quelli da ragazzo, quando era talmente la voglia che godevi subito. La offro tutto quello che ho, ma lei insiste. Devo allontanarla. Non capisco se è più ubriaca di Sangria o di sesso. Si rialza e io mi tiro su i pantaloni.
La festa è finita e me ne sono andato a letto. Per il resto delle vacanze ogni volta che mi incrociava aveva un sorriso tra il complice e il timoroso. Ed ogni volta le ripetevo la stessa frase. Se non ci fosse stata mia moglie però….. FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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