La vacanza in Croazia

Ai primi di agosto mi telefona Luca, annunciandomi che Monica (la sorella), aveva ricevuto un invito da parte di una collega pittrice per andare in Croazia, dove questa aveva disponibilità di una casa della famiglia del marito. Aveva molto posto e ci sarebbero stati anche Roberta (la ragazza di Luca), Claudia (l’altra sorella mia “ex”) e se volevo, c’era posto anche per la mia Silvia.
Ovviamente accettai e riuscì anche a convincere Silvia. Ero anche curioso di vedere cosa sarebbe successo con Claudia.
Essendo dispersi per l’Italia, ci trovammo tutti a Brindisi per prendere il traghetto: io, Silvia, Monica, Claudia, Luca e Roberta. Che strano, avevo visto nude tutte le ragazze!
Claudia fu un po’ fredda sia con me sia con Silvia e durante il viaggio rimase con la sorella.
Il giorno dopo arrivati a destinazione, ci accolse Daniela che era venuta a prenderci con un pulmino. Iniziammo a conoscerci, aveva quasi 40 anni ed era abbastanza conosciuta nel mondo degli artisti. Il marito era un uomo d’affari e forse lo avremmo conosciuto gli ultimi giorni di vacanza.
La casa era al limite di un piccolo paese in una zona poco frequentata da turisti. Con un piano solo, aveva quattro stanze da letto, oltre a un bel salone e i servizi. Ci sistemammo così: Luca ed io, Roberta e Silvia e Claudia con Monica.
La sera a cena la nostra ospite ci spiegò che per spostarci nelle spiagge vicine, potevamo usare delle biciclette oppure andare a piedi. Ci avvisò pure del fatto che avremmo facilmente trovato dei nudisti, inoltre visto che non c’erano posti attrezzati dovevamo stare attenti per qualche malintenzionato, per questo era bene portare sempre il telefonino dietro.
Stanchi per il viaggio ci ritirammo presto a letto.
La mattina successiva, Daniela ci accompagnò alla spiaggia che riteneva la più bella che distava circa mezzora in bici.
Come da previsioni appena arrivati ci accorgemmo che i pochi bagnanti erano nudisti. C’era una famigliola francese con due bambini piccoli e una coppia di fidanzati tedeschi.
Noi ci sistemammo un po’ in disparte e Daniela fu l’unica a mettersi in topless. Aveva un bel corpo e m’intrigava molto. Ero sinceramente distratto anche dai nudisti e perso nei pensieri di quanto c’era stato con Claudia.
Silvia si accorse di questo stato e dopo pranzo mi prese da parte e fece una scenata.
Io me la presi e tenni il broncio tutta la sera, addirittura andando a dormire molto presto accampando una scusa.
La mattina dopo, Luca mi spiegò che saremmo dovuti andare a fare la spesa e poi avremmo raggiunto le altre al mare.
Ce la prendemmo comoda e solo a mezzogiorno ci mettemmo in viaggio verso la spiaggia del giorno prima. Con sorpresa ci rendemmo conto che la spiaggia sembrava deserta, anche se c’erano due biciclette. C’erano, infatti, i due teli di Roberta e Silvia che erano in acqua ad una certa distanza. Appena ci videro uscirono dall’acqua e (sorpresa! ) erano entrambe in topless. Fu bello vederle così soprattutto per me che dalla scommessa del calcetto non avevo più visto il seno della mia Silvia. Luca invece aveva fatto l’amore diverse volte con Roberta ed era certo più abituato.
Ci accolsero felici e ci baciammo a lungo facendo la pace. Ci spiegarono che le altre erano andata in una spiaggia appena cinque minuti più avanti dove forse c’era una coppia di amici di Daniela. Vista l’ora mangiammo lì e fu strano vedere come Silvia e Roberta fossero a loro agio a seno nudo.
Verso le tre le ragazze indossarono il copricostume e ci spostammo verso l’altra spiaggia. Era più grande e più frequentata. Sembrava che delle rocce la dividessero da un’altra e non trovando Daniela e c. nella prima, provammo ad andare più avanti. In effetti, c’era una spiaggetta con una ventina di persone, quasi tutte nude, fra cui scorgemmo Daniela in piedi che stava parlando con un uomo nudo. Li raggiungemmo e fummo presentati a Alex e Fiona coppia di amici inglesi sui trent’anni entrambi di colore, anch’essi pittori. Era la prima volta che parlavo in pubblico con due persone nude, per questo non riuscivo a distogliere lo sguardo non solo da lei che era molto bella, ma neanche dal pene di lui decisamente grande. Forse anche gli altri erano nelle stesse condizioni e notai come Roberta e Silvia indugiassero nel togliere i copricostume. Fu Claudia a scuoterle chiedendo se volessero fare una passeggiata. Al che alzandosi per andare si spogliarono, lasciando sorprese sia Monica sia Claudia sia non si aspettavano fossero in topless. Andarono tutte e quattro, mentre Luca ed io ci tuffammo in acqua a calmare i bollenti spiriti. Tornando notammo come la spiaggia si fosse svuotata ed oltre a noi erano rimaste due coppie all’estremo opposto. Intanto che le ragazze tornavano, ci mettemmo a chiacchierare con Alex e Daniela sul loro lavoro. Invece sentivamo che Fiona chiedeva alle ragazze come mai non provassero a stare nude, o rivolta a Claudia e Monica, almeno in topless, decantando la bellezza di un corpo completamente abbronzato e la piacevolezza del sentire le carezze del vento e dell’acqua. Le risposte furono diverse, ma sostanzialmente erano di pudore o vergogna perché c’erano degli sconosciuti, ecc..
Ci si fissò un appuntamento per il pomeriggio successivo in un’altra spiaggia e ci avviammo verso casa.
La sera, Luca mi confidò che durante la giornata si era molto eccitato e aveva una voglia matta di fare l’amore con Roberta. Ma addirittura gli passavano per la mente molte fantasie, con Daniela, Fiona e Alex protagonisti. Io gli dissi che ero nelle stesse condizioni (ma pensavo anche a Monica e soprattutto Claudia) e proposi di aspettare che tutti fossero a letto per andare dalle nostre ragazze.
Così facemmo e verso le due, senza fare rumore entrammo nella stanza di Silvia e Roberta. Entrambe erano seminude con solo le mutandine indosso. Luca più spigliato ed abituato di me, si avvicinò a Roberta carezzandogli il seno.
Dopo poco si svegliò e subito Luca le fece cenno di non fare rumore e la baciò. Allora mi spinsero a fare altrettanto con Silvia. Mi vergognavo, ma le sfiorai il seno scoperto dal lenzuolo e poi il viso fino a poggiare le labbra sulle sue. Finalmente si svegliò mi vide e sorpresa si scostò coprendosi. Poi si rese conto che Roberta e Luca erano ormai avvinghiati sul letto e diventò rossa. Mi guardò e disse:
“Che intenzioni hai? ” io risposi “Non voglio fare nulla che tu non voglia”. Ma non potei fare a meno di vedere come Luca stesse baciando il seno di Roberta. Così le proposi di andare nell’altra camera. Silvia indossò una maglietta e mentre i nostri amici proseguivano nelle effusioni ci spostammo nella mia stanza. Io ero notevolmente eccitato per quanto visto e Silvia non poteva non notare l’erezione che appariva da sotto i boxer. Probabilmente anche lei era molto turbata, ma non volevo forzare la cosa. Ci avvicinammo per baciarci e provai a tirarle su la maglia. Per un po’ si oppose, poi mi aiutò a toglierla e m’incoraggiò nel palparle il seno. In questo avevo fatto esperienza con Claudia e, quando iniziai a leccarle i capezzoli riuscii a procurarle un orgasmo.
Continuai a toccarla fin quando si riprese e mi fece stendere. Provò a restituirmi il favore riempiendo di baci tutto il mio corpo, fin quando arrivata all’ombelico, fece per abbassarmi i boxer. Così l’aiutai inarcando la schiena e mi spogliò. Continuò a baciare anche il pube e il mio pene grosso come non ricordavo di averlo mai avuto; finché non lo prese con le mani e si mise a cavalcioni sulla mia pancia dandomi la schiena iniziando a masturbarmi con molta lentezza. Io mi alzai quanto bastava per toccarle il seno da dietro e dopo pochi attimi venni copiosamente senza avvisarla e schizzandole tutto addosso. Dopo la prima sorpresa, cercò di raccogliere tutto con le mani per evitare di sporcare le lenzuola e ci mettemmo a ridere.
Facemmo molto chiasso, perché era comico vederla che non sapeva come fermare i miei schizzi. Così, senza bussare entrò Monica che evidentemente era sveglia, che vedendoci in quelle condizioni si scusò e richiuse subito la porta. Silvia si vergognò tantissimo, ma sporca di sperma com’era non poteva certo indossare la maglietta, allora si affacciò in corridoio e scappò in bagno per pulirsi. Io mi sistemai con dei fazzoletti e poi la raggiunsi.
Giacché Luca non si faceva vivo, Silvia rimase a dormire nel suo letto.
Ovviamente la mattina dopo fu scoperto lo scambio, ma Monica non fece parola di quanto aveva visto.
Come d’accordo andammo al mare solo nel pomeriggio, dove ci avevano dato appuntamento Alex e Fiona. Ci aspettava Alex stranamente da solo, che ci spiegò che aveva portato un piccolo canotto per raggiungere un’isoletta, poco più di uno scoglio, dove saremmo potuti stare da soli e dove Fiona stava già da un po’.
Così ci dividemmo e a gruppi di due o tre, con la guida dell’esperto Alex, ci trasferimmo nell’isoletta. Le prime ad andare furono Daniela e le sorelle di Luca, poi le ragazze e infine Luca ed io.
Appena arrivati notammo come Fiona fosse normalmente nuda (e anche Alex non perse tempo), mentre Daniela e le nostre ragazze erano in topless. Mancavano Monica e Claudia che erano in acqua, ma risalendo ci fecero la bella sorpresa di apparire completamente nude! Non ce l’aspettavamo proprio e senza parole non riuscivamo a distogliere lo sguardo da loro. Daniela allora disse a voce alta “Su ragazzi hanno ragione, a contatto con una natura così bella bisogna stare nudi” e senza aggiungere altro si tolse lo slip. Al che con un cenno d’intesa Roberta e Luca fecero subito lo stesso. Io mi aggregai, notando che Silvia non era molto convinta, ma sciolse i lacci del costume, voltandosi immediatamente di schiena. Ora per noi maschietti però, c’era il problema dell’erezione, ma guardando verso Alex mi accorsi che lui non se ne curava lasciando svettare l’enormità del suo pene.
Così dopo i primi imbarazzi ci rilassammo, anche se coglievo sguardi o commenti sulle misure di Alex, confrontate con me e Luca. D’altronde io sono ai minimi sindacali e un po’ me ne vergognavo.
Dopo un’oretta durante la quale stavamo prendendo confidenza con la nudità propria e degli altri, arrivarono due canotti con alcuni ragazzini che non scesero per mancanza di spazio, ma indugiarono molto visto l’ottimo spettacolo di corpi nudi. Uno tirò fuori anche la macchinetta fotografica causando gli urlacci di Alex.
Fiona e Alex ci invitarono a casa loro per la serata. Distava quasi un’ora di macchina per cui Monica e Claudia andarono con loro, mentre noi andammo a casa con le biciclette per poi raggiungerli con la macchina di Daniela.
Solo che durante il tragitto arrivò la telefonata di Fiona, che diceva di non andare perché avevano dimenticato che Alex doveva prima passare in paese per non so quale commissione. Quindi di non preoccuparsi per Monica e Claudia che avrebbero riaccompagnato in spiaggia o a casa il giorno dopo.
Appena arrivati a casa Daniela ci propose di posare per lei per un quadro. Noi accettammo anche se solo al momento di metterci in posa ci disse che saremmo dovuti stare nudi. Per me non fu un problema, l’avevo già fatto, Luca e Roberta erano molto smaliziati, ma Silvia fu quasi costretta e mi dispiacque un po’. Poi ancora spiegò che per scegliere la giusta posa ci avrebbe fatto delle foto e a questo punto Silvia si arrabbiò molto rifiutandosi di farlo. Ma Daniela insistette e si mise nuda anch’essa per tranquillizzarci, ma Silvia non volle proprio. Allora Daniela mi propose di rimanere tutti nudi durante la serata per farla sciogliere e magari riprovare a convincerla in un altro momento. Siccome l’avevamo fatto già al mare accettò e con Roberta prepararono la cena.
Io e, soprattutto, Luca eravamo su di giri e questi propose di fare un gioco nel quale a turno ciascuno di noi avrebbe raccontato il sogno proibito, che se fosse piaciuto sarebbe stato realizzato. Forse io e Silvia non capimmo bene dove volesse parare e accettammo. Ci mettemmo seduti per terra in circolo e Roberta fece girare la bottiglia per scegliere il primo “sognatore”. Uscì Silvia che, scherzando, raccontò di quando vide un film porno con alcune amiche, dove rimase molto colpita dalla scena in cui la protagonista faceva sesso con due donne alle quali si aggiunsero presto due uomini facendo un’orgia indescrivibile. Finito il racconto Daniela disse che la giuria poteva votare. Io più ingenuo di Silvia, pensavo fosse uno scherzo accettai e quando loro votarono di voler realizzare il sogno di Silvia pensavo facessero finta e votai anch’io a favore.
Daniela partì subito avvicinandosi a Silvia e Roberta fece altrettanto, mettendosi in piedi l’una di fronte e l’altra dietro di lei. Poi iniziarono a sfiorarla, sulle braccia, sul viso, la schiena, le gambe. Quindi cominciarono a usare bocche e lingue, con Silvia che iniziava a protestare “Ehi che fate, ora basta! ” ma queste continuavano e Roberta le leccava il sedere mentre Daniela cercava di baciarla in bocca mentre le carezzava i seni. Io ero inebetito mentre Silvia cercava di ribellarsi e le due continuavano a toccare, leccare e baciare. Roberta la fece cadere indietro e le furono addosso facendosi sempre più ardite. Daniela le aveva spalancato oscenamente le gambe e si era buttata sulla topa della mia ragazza, mentre Roberta le teneva ferme le braccia cercando di baciarle la bocca e il seno. Mi scosse Luca dicendomi “Forza Marco buttiamoci! ” e lo sguardo disperato di Silvia. Così urlando di farla finita la presi e me la portai in camera dove mi abbracciò piangendo disperata. Non cercarono di fermarci forse capendo che avevano proprio esagerato.
Dopo un quarto d’ora Silvia cominciò a calmarsi e mi abbracciò nuovamente dandomi un bacio lungo e appassionato, poi mi lasciò e si distese sul letto sfinita. Io ero allo stesso tempo scocciato ma sicuramente eccitato a giudicare dalla forte erezione. Così uscii per andare a vedere cosa stessero combinando gli altri.
Passando davanti la camera di Daniela sentii delle voci ed entrai (la porta era quasi spalancata); vedendo una scena che proprio non mi aspettavo: c’era Roberta che cavalcava Luca, mentre questi aveva la fica di Daniela sulla faccia ed era “costretto” a leccargliela. Roberta era in estasi dall’eccitazione, ma mi vide e mi invitò ad unirmi a loro.
Io fui fortemente tentato, ma dopo qualche esitazione scappai via dalla mia Silvia.
Poverina, si sembrava addormentata, ma io dovevo sfogarmi e iniziai a masturbarmi con forza. Lei se ne accorse e mi chiamò avvicinandosi così me lo prese in mano e mi fece una sega dolcissima.
Dopo che venni ci mettemmo a letto spossati e mi chiese:
“Marco io vorrei fare l’amore con te, quello vero, ma ho paura” “Anch’io ti voglio, dai faremo piano piano”. Così andai sopra di lei, baciandola su tutto il corpo senza fretta, scendendo verso il suo fiore, quando fui arrivato la sfiorai con le dita rendendomi conto che era molto bagnata come capitava con Claudia, allora mi feci coraggio e iniziai a indugiare sul buchetto con il mio pisello ormai nuovamente in piena erezione, finché non entrai in lei. Le feci un po’ di male e mi fermai, poi sorrise dicendomi di continuare, entrato bene cominciai a stantuffare dolcemente aggrappandomi al suo seno. Poi quando mi resi conto che stavo per godere lo tirai fuori di botto e le schizzai non so quanto sperma sulla pancia. Lei mi aiutò, poi mi disse di carezzarle il clitoride perché voleva condividere il mio momento di piacere. Così feci e riuscii a farla godere. Ci baciammo di nuovo appassionatamente e l’accompagnai a farci una bella doccia.
Passando davanti la camera di Daniela, sentii dei gemiti, ma accelerammo il passo verso il bagno.

Il giorno dopo chiedemmo ed ottenemmo di essere accompagnati al porto per tornarcene in Italia, ma ciò che capitò a Claudia nei giorni successivi fu anche peggio. FINE

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