Vi parlerò di zucchini, carote, cipolle e varie.
Mi trovavo in una piccola trattoriola di provincia a causa del mio lavoro son costretto spesso a viaggiare nella provincia romana.
La trattoria era gestita da due sorelle Carla e Luigia molto avvenenti e dopo avrei scoperto anche molto disponibili. Mi consigliarono la zuppa del casale, la loro specialità. d’improvviso Carla la rossa fece scivolare tutta la zuppa sui miei pantaloni e con mia sorpresa trovai le sue mano e le sue labbra attorcigliate al mio bigolo, dopo il primo attimo di smarrimento son riuscito a riprendere in mano la situazione!
Capovolta la rossa sul tavolino strappate le mutandine di pizzo nero mi apparve la rosea fica colante di calda ciprigna e cominciai a stanttuffarla dignitosamente, i suoi mugolii risvegliarono i miei istinti sfilai l’asta dalla calda caverna oramai allagata e la puntellai sul piccolo buchetto roseo e con una poderosa spinta lo violai in tutta la sua interezza.
La rossa lancio un urlo di dolore e comincio a dimenarsi sul tavolino invocando solo del caldo sperma nello sfintere, non resistetti molto a i suoi ululati scaricandole tutta la sborra nell’ano, si sfilo l’asta sporca di sangue e feci e me la ripulì tutta con la sua calda lingua… mi girai e vidi Luigia la bruna che si masturbava, avrei dovuto soddisfare anche lei. FINE