Mi ritrovai più tardi a casa a guardare il foglietto col numero di telefono (un cellulare) che mi avevano lasciato. La mia mente in quei giorni non riusciva a pensare ad altro che a loro e alle sensazioni forti che avevo provato, al loro profumo, alla pelle calda dei loro ..cazzi, alle loro mani sul mio seno e fra le mie gambe, alla …"sborra " (che ormai anche io chiamavo così) calda e densa. Mi feci coraggio un giorno e con molta vergogna telefonai da una cabina.
"Buongiorno, sono… Paoletta" . Riconobbi la voce del secondo uomo al cinema. Appuntamento per il sabato pomeriggio in una strada in centro. Al sabato presi la bicicletta e uscii. Gonna e camicetta e un giubbotto, ovviamente niente trucco perché non era mio uso metterne. All’appuntamento loro erano là su una mercedes nera. Mi diedero un indirizzo e dissero che ci saremmo visti là. Il mio stato d’animo era indicibile ma mi ritrovai ben presto a suonare al campanello degli uffici di una ditta. Aprirono e "finalmente" potei guardarli bene come erano. Due uomini alti, corpulenti , bene vestiti; pochi capelli grigi ma ben tenuti, direi oltre i 50 anni. Lo sguardo autoritario di chi è abituato a comandare ma sorridenti e gentili. Si presentarono: Gianni e Giorgio. Mi chiesero se volessi qualcosa da bere e intanto mi guidarono verso un ufficio in fondo al corridoio; un grande ufficio con un tavolo in legno un grande tappeto divano e poltrone, c’era anche un televisore. Gianni andò a prendere un succo di arancia per me, Giorgio si sedette sul divano e mi chiamo a sedermi sulle sue ginocchia. Ero lì, in piedi imbarazzata, ma sapevo di essere lì per fare qualcosa di simile a quello fatto al cinema e così indecisa andai da lui a sedermi sulle sue cosce , mi sorrise e poi mentre mi parlava dolcemente mi girò di spalle e cominciò a baciarmi sul collo. Mi vennero i brividi.
"Sai Paoletta che sei proprio carina? Sono contento che sei venuta, penso che ci divertiremo oggi pomeriggio". Sentivo che a contatto del mio sedere si stava eccitando e che il suo respiro cominciava a farsi più intenso.
"Ora fammi un poco vedere cosa c’è qui dentro la tua camicetta…" cominciò a slacciarmi i bottoni della camicia.
"..no…no ..fermo..no…" Provai inutilmente a fermarlo ma ben presto mi ritrovai con la camicia aperta e le sue mani che mi prendevano i seni e mi accarezzavano la pancia.
"cazzo che belle tette grandi che hai!! e come sono dure!! che ne diresti di togliere anche il reggiseno?" Detto questo mi tolse la camicia e mi sganciò il reggiseno.
"Vedo che siete a buon punto" disse Gianni col bicchiere per me in mano. Diventai rossa e presi in mano il bicchiere bevendo un poco. Lui cominciò a spogliarsi. Le mani ora di Giorgio alle mie spalle mi accarezzavano i capezzoli a volte stringendoli farmi quasi un poco male (ma mi piaceva quel contatto) . Poi prendendomi i seni disse all’altro
"sono belle vero?".
"sono una favola!!!" rispose Gianni si mise in piedi davanti a me, era rimasto solo in slip, e notai che era veramente un uomo grosso abbastanza peloso con una pancia abbastanza grossa. Gli slip facevano vedere una forma grossa all’interno.
"dai toccami piccola!". Con la testa che mi pulsava allungai le mani, accarezzai la pancia e poi cominciai ad accarezzare gli slip. Sentii che si muoveva alle mie carezze. Le carezze di Giorgio si facevano sempre più spinte:
mi accarezzava le cosce per salire piano piano
"fammi sentire cosa c’è qui!! Chiusi le gambe e mi fermai
"vi prego no…! non l’ho mai fatto …! non voglio"
"non ti preoccupare… mi disse, non ti faremo niente che tu non voglia! se vuoi rimanere ancora vergine lo resterai…tranquilla!". Salì ancora con la mano fino ai miei slip e alle sue carezze aprii di le gambe d’istinto. Ero eccitata e se ne accorsero ma il fatto di essere ormai nuda fra le braccia di quei due mi faceva sentire in trappola e indifesa ("…Ma che cavolo sto facendo…! …mi son cacciata in un casino…!"). Avevo voglia di vedere quello che stavo accarezzando e mi piacevano da impazzire le carezze che mi faceva fra le gambe. Come in trance abbassai gli slip all’uomo e per la prima volta vidi per bene il sesso di un uomo. Al cinema non avevo visto bene ma ora lo avevo davanti agli occhi e ne ero affascinata. Non sapevo bene che fare lo accarezzavo tutto e Gianni mi disse
"ti ricordi come hai fatto al cinema? Con una mano vai su e giù e con l’altra accarezzami anche le palle!!". Feci come mi aveva spiegato; erano calde le palle e si stavano arrossando come anche il suo cazzo che diventava sempre più grosso e duro. La pelle copriva un poco la punta ma piano piano la tirai verso il basso e mi sembro ancora più grosso. Mi accorsi che mi guardava ridacchiando e con lo sguardo eccitato,
"ti piace..?" mi scappò un
"sì" subito mi vergognai…mi accorsi di avere le labbra che mi tremavano in un sorriso nervoso.
"alzati un attimo che mi voglio spogliare anche io" disse Giorgio alle mie spalle e mentre mi alzavo mi sfilò la gonna
"cazzo che bel culo che hai ..davvero! E appena detto questo cominciò a sfilarmi gli slip e a baciarmi il sedere passando con la lingua in mezzo alle natiche" non sapevo se sottrarmi a quella lingua oppure assecondarlo ma mi piaceva da impazzire così nell’indecisione lasciai fare a lui che disse
"ma ora facciamo cambio di posto" e i due amici si scambiarono le posizioni. Quando mi risedetti stavolta sulle cosce di Gianni sentii il calore della sua pelle sulla mia e il suo cazzo che mi pulsava sul fondo schiena. Tremavo dal terrore, dall’emozione e forse anche dalla sensazione di piacere.. Ma non ebbi il tempo per pensare le sue mani cominciarono ad accarezzarmi, la sua lingua mi leccava il collo ed io già allungavo le mani verso gli slip dell’altro. Tirai fuori il suo cazzo e tirai giù la pelle dalla punta, con una mano lo accarezzavo in basso alla base e sopra e sotto le palle e con l’altra lo impugnavo andando su e giù. Mi accorsi che ero tutta bagnata fra le gambe e che stavo tremando dall’eccitazione. A questo punto Giorgio si stacco dalle mie mani e si abbassò con la testa fra le mie cosce
"ti voglio assaggiare… voglio leccare questa piccola patata bagnata…voglio farti godere! Che bei riccioli neri! È proprio bella sai!!!" . Mi spalancò le gambe mi alzò le ginocchia e vidi la sua lingua che correva sulla mia fessura dal grilletto fino al sedere. Iniziai a godere talmente tanto che mi scapparono dei lamenti fino al punto che fui colta da uno spasimo intenso che per poco non mi fece svenire…con le dita giocava con i miei buchi ma senza cercare di entrare ma bagnandomi di saliva il sedere un pochino il buco si era allargato con i giochi del suo dito medio. Per un attimo ebbi il timore che volesse infilarmi un dito nel sedere, ma non lo fece.
"e ora tocca a te farci godere!! girati e mettiti in ginocchio" Mi inginocchiai fra le gambe di Gianni
"ora dai qualche bacino al mio cazzo!" lui disse
"no…questo no!! questo proprio no! Non voglio farlo!" ma mi spingeva con la mano e io piano piano fui costretta ad abbassarmi e cercando di vincere l’impulso di non farlo per l’idea di nausea che mi dava ma alla fine lo baciai poco sopra le palle, l’odore acre non mi piaceva ma per farlo contento lo baciai ancora. Lui si accorse del mio imbarazzo e immagino che fu quello che lo fece eccitare ancora di più
"dai tira fuori la lingua! Leccami il cazzo!! vedrai che ti piace! Vedrai che bello che è sentire il cazzo di un uomo in bocca e farlo godere! Dai bella coraggio lecca!" Giorgio allora si avvicino per guardarmi e poi ridendo, dolcemente mi abbassò con la mano la testa verso il cazzo del suo amico. Mi ritrovai con la bocca alla base del cazzo e mi decisi a tirare fuori la lingua. Cominciai a leccare…dal basso verso l’alto e poi giù di nuovo ..
"anche le palle piccola!!!" e così feci … Leccavo le palle e poi risalivo fino alla punta che era diventata grossa e gonfia. Al sapore iniziavo ad abituarmi e non era sgradevole, poi mi fecero aprire la bocca
"dai ora prendilo in bocca e succhia forte, mettilo dentro più che puoi!! e succhia per tirare fuori il succo!!! Io ho una bocca abbastanza grande e piano piano andando su e giù con la testa lo presi quasi tutto MI PIACEVA MI PIACEVA MI PIACEVA!! Ricominciai a leccarlo ma mi fermarono, facendomi rimanere un poco disorientata.
"cambio…!! ora tocca a me!! disse Giorgio che mi stava guardando". Si mise seduto e mi misi fra le sue cosce, presi il suo cazzo in mano e mentre lo accarezzavo leccai e succhiai anche il suo, e con l’altra mano accarezzavo fra le cosce dell’altro. Ero decisamente partita!!
"cazzo che voglia di sborrare!!! dai dai dai dai ficcatelo in gola" stavano godendo davvero! Poi mi alzo la testa e mi disse
"prendimi i cazzo fra le tette, fammi una sega con le tette, dai fammi sborrare dai dai…". Il suo cazzo era davvero duro ora, lo presi fra i miei seni lo strinsi e cominciai ad andare su e giù. Guardavo il suo viso e guardavo il suo cazzo che scompariva e riappariva nel solco delle tette.
"dai che vengo dai che vengooooo!" Ero eccitata all’idea di farlo godere e ansimavo ma ugualmente credo che avessi una espressione imbarazzata quando dal suo cazzo durissimo partirono degli schizzi potenti sul mio mento sul mio collo, mi stava inondando di liquido caldo bianco
" che bella la mia sborra sulle tue tette ti piace?? continua ancora" continuai e gli dissi emozionata e con la voce tremante che mi piaceva che era bello. Avevo le tette e le mani piene di "panna" calda bianca che al cinema avevo solo toccato ma mai guardato e guardai il suo cazzo dal qual usciva ancora del liquido mentre lo accarezzavo. Si chinò verso di me e mi baciò sulla bocca
"sei stata grande! Una sborrata così era un po’ che non la facevo!!"
"ora fammi sborrare anche a me" disse l’altro.
"però con la bocca!" non capii subito cosa volesse dire ma mi misi fra le sue gambe e lo presi in bocca. Lui con la testa mi accompagnava il movimento
"dai dai che sborro dai dai più forte!" mi fece accelerare il ritmo, fino a che mi accorsi che stava per schizzare, non volevo prenderla in bocca, cercai di sollevarmi, ma lui mi disse
"noo! Che fai?? continua che mi manca ancora un poco per sborrare!! e poi dai! fatti sborrare sulle labbra vedrai che ti piace!! ripresi a leccarlo e a infilarmi il suo cazzo in bocca succhiando forte poi con la lingua leccavo la punta
"continua così con la lingua!! dai che sborro, dai dai dai"
"dai che vengo eccomi!!" ma io non me la sentii di prenderla in bocca, mi avrebbe fatto schifo, e mi staccai continuando con la mano ma con lo sguardo rivolto verso il suo cazzo per vedere esattamente il momento di quando dal piccolo buco sarebbe uscito il suo sperma. Il primo schizzo caldo usci forte e improvviso mentre la mia mano correva forte e arrivò fino al suo petto, il secondo ancora più abbondante sulla sua pancia e poi il resto colò sulla mia mano e lungo il cazzo e mentre continuavo ad andare su è giù con la mano.
"dai Paoletta prova ad assaggiarla! Vedrai che ti piace,! Almeno un piccolo bacio per bagnarti le labbra" scesi con le labbra e diedi un piccolo bacio sulla punta ancora bagnata, e le labbra mi si bagnarono di quel liquido dolce salato un poco appiccicoso, ma oltre non andai perché in effetti mi bloccava llo schifo di leccare la sborra. Lo sperma di un uomo. Andammo al lavarci in bagno e mi aiutarono a pulirmi. Mi chiesero come era andata, e se mi era piaciuto, Io non trovai altro che rispondere con un mezzo sorriso di vergogna che andava tutto bene e che era tutto ok. Si stava facendo tardi per me e dopo esserci rivestiti uscii per prima, mi guardarono come se si aspettassero da un qualche cosa…e allora dissi
"… se vi va posso chiamare ancora il numero che mi avete dato?" con un sorriso Gianni mi disse
"ma certo Paoletta tutte le volte che vuoi!!!" Ci salutammo con un arrivederci e con un ciondolino d’oro per me (anche piuttosto carino)… Mentre pedalavo verso casa mi 1000 pensieri mi passavano per la testa; era stata una esperienza incredibile eppure non ero pentita, non sentivo rimorsi, il fatto di avere fatto godere 2 uomini adulti mi faceva sentire grande e in un certo senso più forte. Strane sensazioni!
FINE