Ero in uno spogliatoio, avevo appena finito di fare allenamento e mi dovevo fare la doccia.
Per tutta la giornata ero stato con dei strani pensieri per la testa: un grosso cazzo lucido e voglioso.
Durante l’allenamento, pensavo a cosa sarebbe successo se da un luogo buio sbucava qualcuno con delle intenzioni strane… , ma ecco che arriva qualcuno che si deve fare la doccia.
Non l’ho mai visto, entra nello stesso spogliatoio, mi guarda e mi saluta. Noto che sotto la tuta c’è un bel rigonfiamento, ma non ci faccio tanto caso. Sono tutto nudo e sto per avviarmi alle docce quando, girandomi lo vedo che si sta togliendo gli slip.
Fisico normale, asciutto, con i muscoli nei punti giusti e … con un cazzo lungo fino a metà della coscia.
L’avevo gi vista una roba così, ad un mio amico, ma non mi aveva fatto nessun effetto, dipende anche molto dalla persona stessa, ed ora invece avevo una strana sensazione e nello stesso tempo pensavo al grosso membro lucido a cui avevo pensato tutto il pomeriggio.
Ero infoiato.
Finalmente sotto la doccia arriva anche lui, indifferente cerco di guardare cosa succede mentre si lava. Io sono voltato di schiena e ogni tanto mi giro per vedere cosa fa, con la scusa di prendere il bagnoschiuma.
Ad un certo punto viene anche lui nello stesso punto dove sono io e mi chiede se gli presto un po’ di sapone,
Lo vedo arrivare con questo tubo che gli si muove tra le gambe.
Chissà quando gli diventa duro cosa succede.
Il tipo si accorge che del mio sguardo non proprio indifferente e mi sorride.
A quel punto, non so cosa mi succede, mi metto a lavarmi e lo guardo, e vedo che anche lui mi osserva, e mi insapono con in liquido dello stesso colore dello sperma.
Me ne metto molto addosso e me lo spalmo con fare zozzo, lui se ne accorge e mi guarda, e a quel punto mi giro di schiena, anche perchè sono leggermente eccitato per quello che sto facendo, e mi infilo la mano tra le natiche per spalmare anche li la schiuma.
Lo so che mi sta guardando ed io cerco di tenere un comportamento molto provocante.
Devo poi lavarmi le gambe, quindi mi piego, apposta, a novanta gradi, per mostrare tutto il buco aperto.
Con la schiuma non si poteva vedere, ma mi ero infilato due dita, tanto per vedere cosa sarebbe successo.
Ad un certo punto mi giro verso Mister X e vedo che il suo uccello ha reagito, forse per la doccia calda, forse per il mio spettacolo, è più largo, completamente scapellato, come se si fosse sparato alcuni colpi di sega.
Mi guarda ed inizia a parlarmi, chiedendomi cosa faccio nella vita e bla bla bla, beccato al volo, vuole rimorchiare.
Il giorno dopo ho appuntamento a casa sua per andare a correre insieme.
Salgo da lui e finchè lo aspetto leggo le riviste che ha sul tavolino in salotto.
Sono per la maggior parte riviste transex.
Come ferma riviste ha delle cose di artigianato africano a forma di cazzo, sono enormi, e a quel punto non c’è la faccio più, comincio ad eccitarmi pensandomi nudo, con le gambe completamente divaricate e con Mister X che mi sodomizza con quei mostruosi cazzi di legno.
Ma eccolo che arriva, e mi becca in flagrante, con i pantaloncini gonfi e con in mano quella cosa di legno.
Non dice niente e sorride dicendomi che è ora di andare.
Dopo la corsa, faccio per andare verso casa, ma lui dicendomi che è una bella giornata, mi dice di rimanere a fare la doccia da lui e di andare a fare il bagno in piscina.
In casa si spoglia completamente e senza alcun problema mi dice di fare la doccia insieme; io cerco di inventare delle scuse, ma lui ribatte dicendo che il giorno prima mi ha visto come gli guardavo il pacco e come mi lavavo e che si è accorto della mia eccitazione alla vista dell’obelisco di legno.
Mi prende quasi di forza e mi toglie i pantaloncini e andiamo sotto la doccia.
Mi si para davanti nudo e mi chiede se ieri avevo voglia di vedergli il cazzo nel sue massime dimensioni. Io completamente eccitato gli dico di si.
Ci laviamo, o meglio lui che lava me, frugandomi tra le cosce. In salotto mi prende e mi sbatte sulle poltrone, è molto forte, e mi prende la testa per la nuca e mi si mette davanti, in piedi con l’asta completamente dritta e paonazza.
Succhiamelo tutto, mi dice, ho capito che sei una troia.
A quel punto non posso pi sottrarmi e glielo imbocco fino a metà, le sue dimensioni non mi permettono di più.
Lui però non è contento e mi dice di insalivarglielo tutto, ed io obbedisco, partendo dalla punta della lingua fino alla base dell’asta.
è completamente senza peli, quindi mi dice di leccargli anche i coglioni, ma io dico di no.
Vedo che ha uno scatto d’ira, mi dice di seguirlo in camera, dove, sul letto, mi lega a quattro zampe e, intinte le dita in una strana crema, comincia a massaggiarmi il culetto.
Mi dice che nella crema c’è una specie di sostanza che mi farà desiderare il cazzo.
Io non capisco, ma quando comincia ad introdurre le dita nel buchetto, sento che il buco diventa tutto caldo ed una ho voglia di sentirmi aperto che diventa via via sempre più irresistibile.
Non aspettava altro, e quindi comincia la lenta opera devastatrice sul mio stretto buchetto.
Era da tanto che non prendevo degli oggetti nel culo.
Io intanto mi sentivo completamente stordito, non capivo più niente, a parte le dita che pian piano si facevano strada nel mio corpo.
Mi dice ad alta voce cosa stava facendo, prima doveva usare la mani per dilatarmi bene il buco, altrimenti il suo grosso membro non mi sarebbe entrato.
Ed aveva una gran voglia di farmelo gustare bene, perchè era da tanto che non gli capitava un ragazzo giovane e con un culo così stretto.
Prima un dito, poi due, poi tre, poi uno di una mano ed uno di un’altra, per divaricare il buchetto, poi di nuovo tre bene in profondità, poi due da una mano e due dall’altra per aprirlo sempre di più, fino ad certo punto in cui ho sentito tre dita per mano che tiravano dalle due parti, mi sentivo spaccare in due, ma ne volevo sempre di più.
Vista la mia capienza ha quindi cominciato un lento fist-fucking ma, giunto alle quattro dita non riuscito ad andare oltre, aveva la mano troppo grossa ed il mio bacino era troppo stretto.
Con la mano intera ci ha provato più volte, ed io intanto ero sempre nell’oblio dei sensi, e dentro di me speravo che ce la facesse perchè non avevo mai provato una cosa così grande.
Vedendomi sempre più eccitato, mi ha trascinato vicino ad un mobile, e messomi a quattro zampe su una poltrona, mi ha infilato un vibratore lungo e sottile.
Non capivo perchè passava dalla sua mano enorme ad una cosa così piccola, ma lui era in completo silenzio, sempre con quell’enorme asta che svettava tra le gambe.
Poi ho cominciato a capire quando mi ha gridato che mi avrebbe dato il colpo finale.
All’estremità del vibratore c’era una pompetta con cui me l’ha gonfiato dentro.
Era una sensazione spaziale, sentivo che dentro avevo una cosa che si (e mi) dilatava sempre di più e che si allargava a dismisura.
Aveva capito che godevo soprattutto all’estremità dell’ano e quindi, dopo avermelo messo dentro per metà, l’aveva gonfiato di nuovo fino a farmi raggiungere la dilatazione massima.
Ero finalmente pronto per accogliere nel mio antro il suo grosso cazzo, infatti mi slegò e dopo avermi spalmato il forellino con la crema si sedette e mi prese la testa per leccargli per bene tutta l’asta.
Era grossissima, ed avevo paura, non mi ero mai spinto così avanti, non sapevo come sarebbe finita.
Pensavo che se mi avesse sborrato in bocca mi avrebbe affogato, ed io non l’avevo mai fatto.
Dopo averglielo insalivato bene, con tutta la saliva che mi colava fuori dalla bocca, mi ha preso per i fianchi e mi ha detto di calarmi sul suo cazzo.
Prima la cappella e poi tutta l’asta è via via scomparsa dentro il mio corpo. Ce l’aveva enorme, anche dopo tutte quelle dilatazioni manuali sentivo che mi allargava il buco.
Vedendo che non mi muovevo molto, mi ha fatto girare ed una volta a quattro zampe mi ha infilato nuovamente dentro, questa volta senza alcuna delicatezza, il suo grosso tubo. Io sono letteralmente trasalito per l’improvvisa penetrazione ed ho iniziato a gemere più di prima.
Mi faceva scorrere tutta l’asta ad una velocità vertiginosa ed intanto mi diceva che mi stava scopando il culo, che mi avrebbe messo dentro anche i coglioni e via dicendo.
Mi scopava sempre pi velocemente ed io mi sentivo il buco in fiamme, mi sentivo come una troia, in tutto quel tempo non aveva mai toccato il mio cazzo, aveva pensato solamente al suo, e in quel momento mi stava sfondando il culo cercando di riempirmelo di sborra calda.
Dopo il primo assalto se ne sono ripetuti numerosi: lui disteso ed io che facevo lo smorza-candela su di lui (ed intanto mi diceva di calarmi con forza, che così ne avrei preso di più), alla pecorina sul letto, ma usando solo la cappella alternata a degli affondi paurosi a tutta asta, io sotto e lui sopra di me, in piedi appoggiato al muro ed infine io disteso a pancia in su e lui che mi teneva le gambe completamente divaricate ed intanto affondava completamente il biscotto dentro di me.
Io stavo facendo una indigestione di cazzo, non ne avevo mai preso così tanto come in quella giornata, ed intanto sentivo che anche lui stava arrivando alla conclusione, ma non sapevo come sarebbe successo.
Dopo quest’ultimo assalto me lo ha tolto dal buchetto completamente devastato e mi ha detto che mi avrebbe annaffiato con il suo succo. Io ero impaurito e cominciai a succhiargli la cappella, ma non sapevo cosa sarebbe successo.
Ad un certo punto sentivo dai suoi gemiti, che avrebbe sborrato da un momento all’altro.
Improvvisamente mi ha preso per i capelli e mi ha detto di tenere la bocca aperta e ha cominciato a spruzzarmi in bocca e su tutto il viso il suo sperma.
Non finiva più, e dopo i primi, densi, spruzzi me lo ha ricacciato in bocca dicendomi di bere fino all’ultima goccia.
E così ho fatto, tanto più che una volta in bocca, sembrava che avesse ripreso vita e stesse cominciando a sborrare solo in quel momento.
Non finiva più.
Quando finii di leccare via tutto, gli era ridiventato di dimensioni normali. Ero a pezzi e Mister X invece era molto contento.
Mi ha messo in mano 500. 000 e mi ha detto che la prossima volta potevamo farlo con un suo amico negro con un cazzo grosso come il suo, oppure con una sua amica un po’ strana, a cui piaceva infilare una mano nel culo di un giovane ragazzo. FINE
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