Giusi ed Elena erano due sorelle di 23 e 22 anni rispettivamente.
Di carattere molto diverso, non si può dire che andassero d’accordo anche se non mancavano momenti di complicità.
Erano tutt’e due brune, Giusi alta e slanciata, Elena più bassa e leggermente abbondante.
Tutto accadde quella mattina di dicembre.
I genitori erano a lavoro come tutti i giorni ed Elena stava uscendo dal bagno con l’accappatoio indosso quando vide salire dalle scale Giusi con in mano una videocassetta.
Le propose, tutta eccittata, di vedersi un film porno.
L’eccitazione le proveniva non dal contenuto del film, ma dal fatto che stavano facendo una cosa completamente lontana dalla loro vita perbenista.
Elena accettò subito la proposta ed andarono in camera della sorella.
Inserirono la videocassetta e si stesero sul letto di fronte lo schermo.
Il film partì e insieme a questo le loro risa di divertimento e a volte di disgusto per certe scene.
Però le immagini scorrevano e loro diventavano più serie cominciando a sentire l’eccitazione.
Elena cominciò a stringere le cosce ed a muoversi, Giusi sentiva i capezzoli indurirsi sotto la camicetta.
Cominciarono a passare scene lesbiche e a questo punto Elena non resistette più: allargò le cosce e, con gli occhi chiusi e il respiro affannato, chiese a Giusi di toccarla.
Questa rimase sdraiata e le infilò la mano tra le gambe: il suo dito medio cominciò a strofinarle il clitoride.
I mugolii di piacere della sorella eccitarono Giusi che si tolse in fretta e in furia i vestiti mentre Elena di toccava febbrilmente.
Giusi le slacciò l’accappatoio si mise su di lei e cominciarono a baciarsi appassionatamente provando reciproco piacere dallo strofinio dei loro capezzoli.
Giusi scese pian piano con la lingua sul corpo di Elena: gliela passò sui capezzoli poi sull’ombelico e infine le esplorò la figa.
Elena cominciò a godere quasi gridando mentre con le mani spingeva la testa della sorella verso la sua figa che ormai colava a più non posso.
Giusi le infilò due dita dentro: le tolse ben bagnate e con gli umori della sorella cominciò a stuzzicarsi l’ano che ad ogni passata diventava sempre più largo.
Si inserì il dito medio in quel buchino: questo le provocò un spasmo di piacere che le fece sollevare la testa dalle cosce di Elena, la quale, volendo essere partecipe del suo meritato orgasmo, si alzò, le andò dietro, le tolse il dito mettendoselo in bocca e ripulendolo ben bene.
Dopodiché le passò la lingua nell’ano.
Giusi credette di svenire.
Si ritrovarono sedute sul letto con le spalle appoggiate al muro, ancora ansimanti, mentre ormai il film era ai titoli di coda… FINE
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