La clitoride dell’anima

Caro Marco,

un abbraccio non è amore.

Una parola detta non è sentimento reale.

Un cuore che batte non è amore. Il bisogno affettivo non genera amore: lo fraintende. Sei stato l’appagamento del mio sentimento affettivo. Ore ed ore con il volto appoggiato sul tuo petto per ascoltare il cuore. Eternità di minuti per ascoltare le tue parole, per far tacere le lacrime quando mi dicevi di non amarmi con la mia stessa intensità ma di non volermi perdere.

Attimi di carezze quando i nostri corpi si cercavano al buio, quando il mio ventre desiderava il tuo seme per sentirmi parte di te, per sentirci parte insieme. Avevi bisogno di affetto, avevi bisogno di imparare ad amare te stesso e me. Ma io ho scambiato uno stupro del corpo per amore ogni volta che mi desideravi, ogni volta che cedevo al tuo corpo pur dicendo non ora con la voce, ogni volta che mi chiedevi amore dopo le tue sbronze. Era uno stupro affettivo, una richiesta di amore la mia, un bisogno di amore fisico il tuo.

Fraintendimenti di gesti e di parole. Ho frainteso le carezze. Milioni di cellule che pulsavano al tocco delle tue dita, allo sfioramento, un fluido corporeo che mi colava tra le gambe e che tu odoravi per sentire il mio odore, odore d’amore, le lingue intrecciate in una sola unica vorace bocca, il tuo membro roseo eretto: fraintendimenti di gesti. <<prima o poi ti sposerò, ma io ti amo, scusami non riesco a darti quello che desideri>> parole sussurrate sotto l’effetto dell’alcool, senza senso, reali e false allo stesso tempo: fraintendimenti di parole. Ho trovato la parola amore in un’altra: tradimento.

Ho tradito il mio corpo, i miei desideri, la mia mente, me stessa per sentirmi bene, per un sentimento altruistico errato. Non pensavo che l’amore fosse un male fisico. Una fitta al cuore ogni volta che stavamo insieme, ogni volta che mi lasciavo penetrare pur sapendo che non mi amavi. Credevo si potesse imparare ad amare. Un’unica profonda fitta al cuore. Volevo spalancare le gambe per amore, volevo bagnare il cuore di desiderio. Cerco di capire come ho fatto a credere di essere incappata nella felicità quando essere felici non è mai un bene.

Cerco di capire come hai fatto con le tue carezze ad arrivare dentro il mio essere donna penetrando il cuore. Quello che esce dal cuore entra sempre nel cuore di qualcun altro. Ma ho scambiato il tuo bisogno affettivo per amore, ho scambiato il tuo cazzo sempre in erezione per desiderio. Era solo l’effetto dell’alcool che annebbiava la tua mente. Non volevo imporre amore, volevo aiutarti a vivere, credevo di poterlo fare standoti vicino. O forse ero io ad aver bisogno di te, bisogno del tuo modo di abbracciarmi, bisogno di lasciarmi andare, di lasciar andare la mia clitoride sotto il tocco delle tue dita, di lasciare che mi sentissi venire.

Ho tradito per amore me stessa perchè cercavo amore nella persona sbagliata. Quel giorno ho lasciato che mi sollevassi la gonna, che mi strappassi le calze, che mi scostassi le mutandine , che mi penetrassi senza parlare, mentre ti dicevo che non volevo, che non mi piaceva, che mi pesavi addosso, che mi faceva male il cuore. <<dimmi che ti piace, che lo vuoi>> mi sussurravi nelle orecchie. Piangevo. Ho detto no. Ho scambiato uno stupro sentimentale per un’ultima richiesta di affetto.

So che hai imparato ad amare. Marco, il bambino che desiderava amore che voleva vivere senza preoccuparsi degli altri è cresciuto imparando a succhiare il sangue da chi l’ha aiutato. Io ho imparato a passare dall’amore all’odio. FINE

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La letteratura erotica ha sempre il suo fascino perché siamo noi a immaginare e a vivere, seduti su una comoda poltrona o a letto, le esperienze e le storie raccontate qui, Vivi le tue fantasie nei miei racconti, i miei personaggi sono i tuoi compagni d'avventura erotica. Buona lettura.

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