Gita a Parigi

In quel periodo frequentavo il 3° liceo, e come ogni anno nel periodo di aprile veniva organizzata una gita, siccome la mia scuola non era molto numerosa i partecipanti erano di tutte le classi.

Quell’anno la nostra meta era Parigi.

Il giorno della partenza ci incontrammo tutti alle 5: 30 del mattino, purtroppo per noi era solito partire con il pullman.

La partenza era prevista per le 6: 00

Scegliemmo, insieme ai miei amici gli ultimi sedili del pullman.

Il viaggio fu massacrante.

In tardo pomeriggio arrivammo a Lione, come prima giornata era già stata troppo stressante.

Ci furono assegnate le camere, io stavo con Emiliano il mio migliore amico.

Quando ci fummo sistemati e lavati scendemmo nella hall, durante il percorso incontrammo dei ragazzi che frequentavano il 5°, mi fermarono per chiedermi come mi chiamavo, io essendo un tipo abbastanza timido e introverso non mi ero mai interessato ai ragazzi delle altre classi, soprattutto ai ragazzi più grandi di me.

Dopo avergli risposto gli chiesi perchè lo volevano sapere, mi risposero che interessavo ad una loro compagna quasi prendendomi in giro.

Ovviamente non presi la cosa in considerazione neanche gli chiesi chi fosse.

Proseguimmo in un giro di perlustrazione e poi per la cena.

Dopo cena d’accordo con i professori uscimmo in cerca di una birreria.

La trovammo quasi subito, ci siamo accomodati in un lunghissimo tavolo, io fui l’ultimo ad accomodarmi.

Accanto a me arrivarono due ragazze che ovviamente conoscevo di vista.

Ordinammo, scambiai Emiliano ed io ci siamo messi a discutere sulla scuola, professori e sulla gita, si sono aggiunte al nostro discorso anche le due ragazze.

Piu andavamo avanti e più bevevamo.

Quando fu il momento di alzarsi io ebbi qualche problema con l’equilibrio, e non fui l’unico.

Durante il percorso verso il nostro albergo, fummo invitati dalle ragazze in camera loro per una improbabile partita a carte.

Arrivammo nella loro stanza.

Cominciammo a giocare e come d’incanto saltò fuori una bottiglia di rum.

Dissi che io non avrei più giocato e mi buttai sul letto matrimoniale che le ragazze condividevano.

Chiusi gli occhi, non so quanto tempo passò.

Aprii gli occhi e mi trovai sotto le coperte a dorso nudo, Francesca cercava di sfilarmi i pantaloni, mi disse che mi ero addormentato e che quella sera sarei rimasto con loro.

Emiliano era andato via.

Cristina era già dentro il letto, mi sembrava che dormisse.

L’aiutai a sfilarmi i pantaloni e mi coprii.

Lei andò al bagno, torno poco dopo con indosso una maglietta striminzita e slip.

S’infilo nel letto dalla mia parte e cercò di scavalcarmi per raggiungere la parte centrale.

Quando mi fu sopra si fermò, mi guardò e si avvicinò lentamente a me.

Fu un lungo bacio.

Incominciò piano piano a strusciare la sua zona pubica sulla mia.

Lo sentii ingrandirsi, e più si ingrandiva e più lei spingeva con movimenti ritmici.

Lei si sfilò le mutande, io gli levai la maglietta con una foga che sembrava che gliela volessi strappare di dosso.

Misi in luce due grossi seni turgidi.

Ricominciò a strusciarsi sempre più forte, lei lentamente si stava bagnando, lo sentivo attraverso i miei boxer.

La scansai dolcemente la feci mettere su un fianco.

Accarezzai il suo seno scesi con le mani fino a raggiungere il pelo che era già umido, spinsi il dito medio sulla sua spaccatura entrò senza esitazione, poi provai con due, il suo respiro si faceva sempre più affannoso, e allora ci misi anche il terzo, mi muovevo ritmicamente e lei faceva lo stesso ansimando sempre di più cominciò a baciarmi sul collo e lentamente scese verso il mio membro, arrivata versola zona pubica si spostò facendomi passare una gamba sopra, la trovai a cavallo della mia faccia mentre lei raggiungeva il mio membro e scaldanolo con la sua bocca.

Cominciai a lavorare con la lingua.

Lei ansimava sempre di più, io non capivo più nulla.

abbracciai le sue natiche e affondai sempre di più la lingua nella sua fessura.

La sentii quasi urlare e la bocca mi si innondò di un liquido caldo.

Tornammo nella posizione originaria e ora il contatto non era più tramite i boxer.

Seintivo la sua fessura che iniziava ad abbracciare il mio membro.

Senza dire nulla lo prese in mano e lo aiutò ad entrare.

Mi disse che se dovevo venire di avvertirla prima.

Comincio a cavalcarmi prima piano poi sempre più furiosamente.

Poco dopo la fermai e gli dissi che ormai ero vicino all’orgasmo, lei si scanzò mi baciò, allungò la mano verso un cassetto.

Con mia enorme sorpresa ne tirò fuori una crema e un vibratore.

mi disse che se divevo venire lo dovevo fare nell’ano.

me lo cosparse di crema dolcemente, era fredda.

Io intinsi un dito nella crema e glielo passai fra le natiche, poi spinsi il dito verso l’interno, non trovò nessuna resistenza.

Si spostò in avanti, fino a far appoggiare il mio membro sul suo buchetto.

Lo guidò con la mano fino all’ingresso, cominciò a spingere ritmicamente, sempre più forte, Quando cominciò ad entrare ebbe un sussulto.

Spinse fino a farlo entrare tutto poi afferrò il vibratore e lo infilò nella fessura.

Comiciò a fare su e giù, teneva fermo in vibratore sulla mia pancia, mi faceva il solletico.

Si muoveva sempre più velocemente, ansimava, raggiunse subito un’orgasmo, io subito diopo di lei la innondai all’interno.

Stremata si buttò addosso a me, avevo il cuore che batteva molto velocemente.

Mi sentivo lei addosso sudata, una sensazione che mi ha fatto molto piacere.

Nel silenzio sentivo ancora ansimare, il letto si oscillava, poco ma si muoveva, mi girai verso Cristina, da sopra le coperte si vedeva benissimo che era a gambe divaricate, e quello che faceva con la meno me lo immagino, anche lei raggiunse l’orgasmo credo.

Ci addormentammo tutti e tre.

Questa è stata la mia prima esperienza e ancora adesso non sono riuscito a trovare una ragazza disposta a farmi ripetre l’esperienza vissuta qualche anno fà. FINE

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La letteratura erotica ha sempre il suo fascino perché siamo noi a immaginare e a vivere, seduti su una comoda poltrona o a letto, le esperienze e le storie raccontate qui, Vivi le tue fantasie nei miei racconti, i miei personaggi sono i tuoi compagni d'avventura erotica. Buona lettura.

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