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Adone

Fare il modello mi permetteva di vivere bene ed ora comprendevo quanti soldi i miei genitori mi avevano fatto mancare. In poco tempo ho potuto permettermi un tre stanze nel quartiere più elegante e, risparmiando, ho potuto mettermi da parte un piccolo gruzzolo. Il sesso non era certamente un problema, potevo usare il mio corpo per avere sempre più lavoro; per esempio l’avevo ottenuto dormendo per un fine settimana col direttore della compagnia. Faceva lui i provini ai modelli e quando è stato il mio turno mi ha domandato se ero disponibile per un po’ di lavoro serale. Ormai da molto tempo sapevo che quando si parlava di lavoro notturno non ci si riferiva al lavoro da modello; ho passato il fine settimana con lui e sono riuscito a dargli quello che nessuna puttana gli aveva mai dato prima, come ho detto ora ero molto bravo a soddisfare gli uomini.

Quindi Smithy era venuto ed ora era sdraiato e mi strofinava e massaggiava il corpo mentre mi diceva che gli piaceva fottere begli stalloni; poi mi ha fatto alzare e ha cominciato a fotografarmi nudo, dicendomi che voleva che tutti vedessero che bel fusto aveva chiavato. Premio per tutto questo è stato che dopo le fotografie mi ha lasciato solo per il resto della notte. Mi sono svegliato rinfrescato e un po’ dolente per la chiavata selvaggia della notte precedente, ho preparato i bagagli ed alle undici ero pronto. Smithy aveva cominciato a caricare il suo equipaggiamento fotografico sul suo furgone e si è offerto di accompagnarmi all’aeroporto sull’altra costa.

Stavo per dire di sì, ma ho pensato fosse bene declinare quando ho pensato che probabilmente avrebbe voluto fottermi ogni notte fino alla meta. Avevo già pagato i miei diritti per la copertina ed una volta era sufficiente. Ma avevo compassione di lui e per restare nelle sue grazie mi sono lasciato cadere sulle ginocchia e gli ho tirato fuori il cazzo molle, l’ho preso in bocca e lentamente l’ho succhiato profondamente nella mia gola. Il cazzo ha cominciato a gonfiarsi ed indurirsi e le mie labbra viaggiavano lungo l’asta, succhiandolo e leccandolo e facendolo impazzire sino a che le sue ginocchia non hanno ceduto. Quando ho cominciato a succhiargli il cazzo e massaggiargli le palle, ha cominciato a scuotersi per il piacere e mi implorava di prenderlo.

Sono sceso profondamente sul suo cazzo e lui ha cominciato a riempirmi col suo sperma.

Tenendomi stretta la testa ha cominciato a pompare il cazzo profondamente nella mia gola per essere sicuro che ingoiassi tutta la sborra. Ho capito che gli avevo fatto il miglior pompino della sua vita. Mi sono asciugato le labbra e mi sono alzato, dopo di che gli ho detto che avevo fretta di ritornare e quindi dovevo volare a casa. Sapevo che avrei dovuto ancora lavorare con lui e volevo mantenere buone le relazioni coi fotografi. Il mio taxi stava entrando nel cortile, mi dispiaceva veramente lasciare Los Angeles, perché qui potevo immergermi in una specie di anonimato. La città era piena di giovani bei corpi eccitanti pronti a trattare qualsiasi cosa e con chiunque… qui ero solo uno dei ragazzi. Il mio taxi si è mosso lentamente in quel pesante traffico e sembrava non volesse lasciarmi partire.

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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