Ti muovi lenta,
Le tue mani intrecciate sul mio membro,
Indolente,
Davanti a me,
Pigra regina,
Accomodata in poltrona,
Mi guardi in viso,
Pronta a cogliere i primi segni del mio beato patire
E a regalarmi un sorriso.
Quando comincio a godere mi chiedi sottovoce,
Sorniona,
Se quel che fai mi piace.
Conosci già la risposta,
Ma vuoi il mio sì senza fiato
E te ne stai senza far niente o quasi apposta,
Con movimento delicato,
Mentre ti guardi una serie in tivù,
Dondolando i polsi in su e in giù.
Chiedi silenzio sibilando
Perché i miei gemiti coprono le battute degli attori
E mi minacci di non andare fino in fondo.
Sai che non posso tacere
Hai richiamato la mia coscienza tra le gambe,
Assorta nelle catene del tuo fare,
E le tue mani le sento ancora entrambe,
Il loro tenero andare
E venire.
La scena top della puntata,
Continui e non mi guardi più,
La mia gioia trabocca stremata
Mentre non ce la faccio più.
Mi trattieni tra i palmi grondanti
E la mia gola si accorda con gli spasmi,
Zampilli caldi hai tra le dita,
Il mio sperma imbianca il pavimento,
Mentre la sigla finale è già partita.