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Adone

Smithy aveva un aspetto abbastanza buono e perlomeno era in buona forma. Doveva avere circa cinquantacinque anni ed era leggermente sovrappeso; il solo brivido che è sembrato avere nella vita era fottere i suoi indossatori. Avvicinandosi a me con quel cazzo da cavallo che si muoveva su e giù e sbavando, era molto chiaro che era tutto eccitato e pronto a fottere. Ricordandomi che mi aveva detto che mi voleva bagnato e liscio, mi sono girato e mi sono tuffato nella piscina. Dopo aver nuotato verso il lato poco profondo della piscina, ho rallentato e ho atteso che mi raggiungesse, volevo che la scopata con Smithy avvenisse lì. È diventato rosso in viso per il desiderio e lo sforzo di nuotare, ha raggiunto il bordo dove l’acqua era più bassa e ha atteso che raggiungessi la sbarra. Quando sono arrivato mi ha afferrato per la vita e ha tirato il suo piccolo corpo grassoccio contro il mio, dopo di che ha cominciato a montarmi come un toro fa con una giovenca. Nella sua fretta lussuriosa mi spingeva sotto l’acqua, il suo solo pensiero era mettere la sua bacchetta nel mio culo. Lottando per avere un po’ di aria, alla fine ho tirato ambedue sul bordo della piscina mettendomelo sulla schiena. Ha cominciato a pomparmi il culo come una cagna in calore. Mi sono attaccato alla sbarra della piscina mentre le sue mani strisciavano sul mio corpo; afferrati i miei capezzoli ha cominciato a torcerli eccitandosi ancora di più. Mentre mi torturava così continuava a spingere il cazzo nel mio culo.

Per le seguenti due ore è stato come un animale scatenato, mi ha chiavato come un depravato, un animale affamato si sesso. Era peggio degli altri individui che mi avevano usato, il suo sesso era crudo, senza pretese di preliminari o sentimenti. Tutto ciò che voleva era usare le sue noci ed io ero solo la puttana a buon mercato per il suo sollievo sessuale di quella notte. Dal suo balbettare e delirare ho capito che voleva rifarsi dei suoi soldi col mio culo. Io facevo tutte le mosse ed i rumori che potessero mantenerlo eccitato e dessero slancio alla sua sgroppata, lui aderiva febbrilmente a me scopandomi.

Ho chiuso gli occhi ed i miei ricordi sono tornati all’ultimo anno di liceo quando l’allenatore mi ha chiamato dopo la lezione di nuoto per dirmi che aveva qualche cosa da insegnarmi. Dopo avermi detto di restare nella piscina, si è spogliato ed è venuto verso di me, mi si era avvicinato da dietro ed io non avevo mai sentito prima un cazzo duro, un secondo più tardi mi teneva contro il bordo della piscina e spingeva il suo cazzo duro nel mio culo, mi stuprava come ora stava facendo Smithy. Martellava la sua carne profondamente dentro di me con le palle che mi schiaffeggiavano il culo. Suo unico commento era il piacere che aveva nel chiavarmi. Si era preso con la forza quello che gli avrei dato liberamente se solo me l’avesse domandato. Dopo di allora mi aveva fatto fermare spesso per ripetizioni dopo le lezioni di nuoto, inutile dire che ho ottenuto voti molto buoni nella sua materia.

Lasciare che gli uomini usassero il mio corpo per il loro piacere era una cosa che avevo fatto per tutta la vita, avevo accettato che l’allenatore mi scopasse come qualsiasi altro compito di scuola. Ora ero sdraiato là con Smithy che gemeva e pompava nel mio culo, ed io stringevo le chiappe e gli schiacciavo col culo la verga per permettergli una grande chiavata. Sapevo che poi avrebbe voluto che gli facessi un pompino. Fingendo di provare piacere emettevo tutti i rumori e gemiti e ho cercato di essere il più convincente possibile nel dirgli quanto era meraviglioso. Era un gioco che avevo imparato molto tempo prima, caricarli e far terminare l’atto sessuale il più presto possibile; per me il sesso era divenuto sempre più una necessità di affari, mai per amore.

Lavorare come modello e posare sono state cose che ho fatto fin da quando posso ritornare coi ricordi, i miei genitori mi hanno detto che fin dal giorno che sono nato la gente si fermava nella nursery e mi fotografava dicendo che ero un piccolo Adone perfetto. L’ospedale mi aveva raffigurato in uno dei suoi depliant per pubblicità e pagato i miei per la fotografia. Occorre spiegare che dopo che mi era stato affibbiato il soprannome di Adone, mia madre ha pensato che fosse un bel nome e di indicarlo sul certificato di nascita. Quel nome avrebbe avuto gran parte nel creare quello che sono oggi.

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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