Storie erotiche

Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

Il regalo di compleanno

Oggi è il mio compleanno, compio 31 anni, sono in ferie con la mia dolce mogliettina ed il meteo questa mattina ci ha preannunciato almeno una settimana di alta pressione sulla costa adriatica-romagnola, dove attualmente soggiorno e dove intendo spassarmela per i prossimi dieci lunghi e caldi giorni. Si, sono …

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Mustafà

Mustafà se ne stava tutto il giorno all’incrocio fra Via Garibaldi e via Cavour a pulire i vetri delle autovetture ferme ai semafori, racimolando a fine giornata poche migliaia di lire. La scorsa settimana Mustafà fu ricoverato d’urgenza in ospedale, dopo che per un malore svenne sui marciapiedi di quell’incrocio …

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Il bagno pubblico

Erano molti anni che non tornavo nella mia città, ed ero eccitato al pensiero di rivedere i luoghi della mia giovinezza. Mentre mi lasciavo cullare dal dondolio del treno, tenevo gli occhi chiusi, e ricordavo le vie, le piazze, gli amici dell’infanzia, i primi flirt con le compagne di scuola. …

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L’iniziazione

La mia generazione ha avuto una adolescenza sfortunata; erano passati i tempi in cui il genitore, per una corretta educazione sessuale del rampollo lo portava al bordello, erano passati i mitici anni ’60 e con essi il sesso libero, non era ancora il tempo dei filmini porno su VHS o …

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Livia (racconto lesbo)

Avevo tutto dalla vita o, almeno così pensavo. Laureata a pieni voti, un marito socio di uno studio legale ben avviato, la cattedra di letteratura nel miglior liceo della città. A trent’anni mi sentivo pienamente realizzata.Il liceo era lo stesso dove qualche anno prima mi ero diplomata e tornarvi da …

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L’autobus e Simona

Simona quella mattina s’alzò più presto del solito, doveva accompagnare il figlio a scuola, e avendo la macchina dal meccanico, doveva farlo prendendo l’autobus, era primavera l’aria della mattina dolce e profumata, condizione che sarebbe durata ancora per poco, le strade si andavano riempendo di automobili che avrebbero riversato tonnellate …

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Macchè!

Macché, figurati. Mi tocca tornare in bagno. Ed è la terza volta, da quando sono arrivata in albergo. E mica è l’emozione, va là. Questa è una bella influenza intestinale con annessi e connessi, altroché. La vedo bene, la serata. Pensa se la scorrimbandola mi veniva già prima, in treno, …

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