Vorrei raccontarvi un fatto che in parte a cambiato il mio modo di vivere il sesso. Quando ho compiuto i 18 anni mi sono recato assieme agli amici in un cinema a luci rosse, e a parte le occasioni goliardiche e le allusioni pesanti verso le attrici e il loro operato, una delle cose che mi ha colpito era stato il continuo andirivieni verso i cessi sembrava quasi una processione. Durante il film mi sono recato per bisogno al cesso e con stupore ho notato che 5 dei 6 orinatoi erano già occupati, mi avvicinai e cominciai a urinare alzai gli occhi e vidi che il mio vicino mi guardava l’uccello mi giro per pudore e anche l’altro faceva uguale guardai allora verso le altre postazioni e stupore i due in fondo si stavano masturbando, un po’ per paura un po’ per vergogna appena finito me ne andai ma rimasi turbato, tanto è vero che finito il film feci un’altra puntatina al cesso anche stavolta vidi gente che si guardava il cazzo oppure se lo toccavano o se lo masturbavano, uscii insieme agli altri amici e raccontai l’accaduto a loro i quali erano di un anno più vecchi di me ed essendoci andati altre volte in quel cinema mi dissero che i cinema a luci rosse sono piene di ricchioni che ci tentano. Passarono altri giorni un giorno non avendo niente da fare decisi di andarci da solo in quel cinema, entrai e mi appoggiai alla parete in fondo tastando con la mano per orientarmi ad un certo punto misi la mano su qualcosa di caldo era il cazzo di uno appoggiato al muro, prima che potessi dirgli qualcosa o arrabbiarmi mi disse vuoi favorire (mi colse impreparato) senza dire nulla proseguii, man mano che gli occhi si abituavano al buio vidi che lungo la parete vi erano diversi uomini e molti erano con il cazzo fuori e si masturbavano. Mi appoggiai al muro estrassi il mio uccello e facendo finta di niente incominciai a farlo diventare duro, qundo fu tosto sentii una mano che voleva toccarmelo e io la spostai insistette e allora lasciai fare (mi stavo facendo fare una sega da un uomo) sarà stato per il film sarà per la situazione esposta al pubblico che ti guardava che venni come una fontana, mi chiese se volevo contraccambiare ma io risposi ” non sono mica frocio” e me ne andai stizzito. Nei giorni seguenti ripensai spesso a quella scena e mi eccitavo sempre fino a dovermi masturbare per darmi pace, premetto che di ragazze con cui broccolavo e scopano ne avevo ma comunque quella diversità mi eccitava follemente. Decisi a questo punto di approfondire il mio volere essere per vedere se stavo diventando culo. Dopo due giorni entrai nel luogo di perdizione stessa situazione mi sedetti nelle ultime file e subito dopo un uomo mi si appoggio alla testa sul collo sentii un corpo caldo era il suo cazzo e me lo strusciava al primo momento mi spostai ma subito dopo mi riappoggiai e lui si fece più invadente mi girai per curiosità e me lo trovai sulla faccia e sulla stessa sentii un rivolo di caldo liquido segno della preccitazione dell’uccello, inorridii di quel contatto ma nello stesso tempo ero con il cazzo duro. Il mio approfittatore allungò la mano sul mio pantalone all’altezza del rigonfiamento nel fare questa mossa il suo uccello venne ulteriormente a contatto con la mia faccia, ne sentii il calore e il profumo di maschio, mi ritrassi, lui si sedette vicino a me e disse
“se ti fa piacere ci masturbiamo oppure ti faccio un bocchino” io come un automa disse va bene. Mi masturbò lentamente nel frattempo prese la mia mano e se la posò sul cazzo mi trovai quella presenza calda e pulsante in mano e rimasi immobile, si inchinò e cominciò a sbocchinarmi fino a farmi venire nella bocca e declutendo mi disse veramente buona e dolce grazie. Tenete presente che la ragazza che frequentavo non gradiva molto succhiarmi e tanto meno farsi venire in bocca e deglutire lo sperma, detto questo aggiungo che la situazione mi era parsa molto gratificante anche per l’aggiunta del grazie a finire. Una volta che mi risistemai lui con voce molto dolce mi invitava a succhiarlo per farlo venire io di rimando
“non sono mica frocio io vattene culattone”. Dopo quella esperienza ne seguirono altre ma tutte da parte mia avevano l’impronta della parte attiva. Due anni dopo
“a momenti alterni mi recavo in quel cinema” accadde un fatto che sconvolse ulteriormente la mia sfera sessuale. Nella solita penombra iniziai la mia ricognizione perversa andai ai cessi per vedere e analizzare la fauna umana che circolava dopo di che mi accomodai in fondo alla sala, furono diversi gli approcci alcuni li accettai altri no. Dopo circa 30 minuti di permanenza mi si accostò un uomo alto e abbastanza piazzato di corporatura dopo un po’ che mi osservava mi disse
“ho notato che sei proprio una puttanella” mi piacerebbe usarti come la più laida delle vacche perché sono sicuro che è questo che sei. Per un attimo mi si raggelò il sangue ma non ci crederete in mè scattò una molla che mi portò ad essere eccitato e volli vedere dove sarebbe arrivato, si avvicinò allo schienale dietro di mè, si chinò vicino al mio orecchio e mi disse adesso mi estrai il cazzo lo massaggi lo baci e lo lecchi quando sarà durò lo succhierai fino a farlo sborrare nella tua bocca da troia, questo non è un invito ma un ordine. Io tentennai ma eccitatissimo incominciai a eseguire l’ordine, mentre lui mi insultava con appellativi orribili, nel frattempo con la coda dell’occhio intravvidi che arrivavano altri uomini e si mettevano attorno a noi, il mio approfittatore incominciò a elogiare la mia bravura
“dovreste provarla sta zoccola è una bocchinara nata se volete ve la cedo per svuotarvi i coglioni. Tutti incominciarono ad estrarre il cazzo e a menarselo per farlo intostare, uno di loro mi prese una mia mano e se la posò sull’uccello invitandomi a segarlo cosa che io feci, anche un altro si fece avanti con lo stesso criterio, mi trovai cosi accovacciato sui talloni a segare due e sbocchinare diciamo il mio Padrone e immerso nel rumori sconci del film e a quelli dei miei commensali portai a godere il primo dei miei lavori di mano e subito dopo il secondo, mentre il mio Padrone continuava a ritmi alterni ad abusare della mia bocca. Le mie mani non restarono inattive per molto ed ecco altri due membri presi all’amo ad un certo punto sentii uno che chiedeva se poteva usare la bocca per sborrare e il mio aprofittatore rispose “ma certamente è tutta tua, si spostò e l’altro mi si avvicinò il suo cazzo puzzava di piscio in maniera orrenda e io mi ritrassi prontamente ma il mio padrone mi prese per i capelli e ringhiò baldracca io posso disporre di te come meglio credo e perciò posso cederti ai miei amici è chiaro……. Dopo che il mio socio ti avrà riempito la bocca io e gli altri useremo la tua bocca anche come cesso pisciandoti tutti in gola, in quel momento un po’ per il dolore dei capelli un po’ per l’eccitazione venni nelle mutande. L’occupante della bocca venne un mare di sperma io per la prima volta ebbi la sborra di un uomo in bocca e mi venne un gonato di vomito il mio padrone mi chiuse il naso e la bocca con la mano, e sibilò se sputi ti pesto, ho avuto veramente paura perchè guardandomi in giro vidi che gli altri erano tutti attorno e tutti solidali con lui, mandai giù tutto in un colpo anche perché mi mancava il fiato, a questo punto mi accarezzo sulla testa dicendomi “e brava la mia puttanona” adesso sei veramente pronta per il salto di qualità, e se sei vergine comincia a dire addio alla tua apertura anale troia. Mi disse alzati e dirigiti verso i cessi entra in un bagno non chiudere la porta spogliati nudo e attendi, come se fosse la cosa più naturale mi alzai andai e mi spogliai, rimasi cosi nudo per ben dieci minuti (ricordo il freddo e lo squallore del cesso) ad un tratto diverse voci in avvicinamento tra le quali riconobbi quella del mio aguzzino, venite venite pure amici che facciamo la! festa a una troiona svuotacoglioni, con un calcio mi spalancò la porta per difetto mi coprii con le mani “ma come sei pudiga vacca” aggiunse “tira via subito le mani e lentamente gira su te stesso per far vedere la merce se vale la pena” e continuò dicendomi “per noi se come una vacca al macello e perciò dobbiamo valutare se usarti o eliminarti”, non dandoti neanche l’onore di servirci. Devo ammettere che avevo il cazzo duro ma dentro mi veniva da piangere, la mia erezione non la gradì il capo della spedizione il quale apostrofandomi sentenziò ma allora non sei una vacca ma un vero frocio che si eccita a servire il cazzo dei suoi padroni bene allora ragazzi diamoci da fare. Intanto girati con le mani appoggiate al muro con il culo verso di noi ben esposto, “ragazzi che culetto da rovinare che abbiamo esposto” prese lo scopino del cesso l’appoggiò al foro e spinse senza preavviso, un urlo mi si congelò in gola per il dolore mi girai e lo stesso rimase nel mio buco del culo come se fosse una coda, “eccola la coda della nostra vacca visto che è spuntata, peccato che per incularla bisognerò toglierla”, mi misi a piangere implorandoli di smetterla ma per tutta risposta sentii dire
“la zoccolona parla troppo dobbiamo riempirle la bocca” venni a malo modo invitato ad aprire la bocca e a introdurre un cazzo che mi venne subito spinto in gola facendomi tossire quasi soffocandomi, provocandomi un conato di vomito. Il primo entrò nel mio culo senza preamboli soltanto sputandosi sulla cappella
“sicuramente per non farsi male lui” io dissi soltanto di non farmi male e se fosse possibile di usare il preservativo alla prima richiesta mi rispose dandomi delle spinte da vero animale e per la seconda mentre mi riempiva il culo esclamo
“se andassi con una zoccola da strada lo userei senz’altro ma con una bella puttanella vergine sarebbe sprecato in più il secondo scorrerà meglio nel tuo culo da bagascia”, nell’arco di un’ora fra bocca mani e culo tutti anche altri arrivati in un secondo tempo abusarono di me e io stesso mio malgrado fra io che mi segavo e qualche altro che mi davano una mano venni per ben tre volte. Ero tutto sporco di sperma con la bocca le mani e il buco del culo distrutti quest’ultimo perdeva sperma misto a sangue, io ero seduto sul WC boccheggiavo pensando a come ero stato sverginato e usato e di come avevo goduto della situazione che avevo vissuto da troia e da quanti maschi avevo soddisfatto con il mio corpo, in quel mentre il mio orecchio percepì un sussulto uno chiedeva al mio carnefice dato che doveva pisciare e io ero seduto sul cesso per cui avrebbe usato a mè come tale
“risposta nulla da obbiettare” ordine apri la bocca cesso io come un automa aprii la bocca e un getto di urina mi arrivo dritto in faccia entrandomi negli occhi che si misero a bruciare, abbassai la faccia e un altro dei miei compagni di gioco ne approfitto dicendomi
“boccuccia di rosa apri la bocca che te la riempio di piscio” , ormai ero veramente caduto in basso e l’ultima cosa che mi toccava fare aveva raggiunto l’apice del mio degrado, ma nel mio io ormai vivevo la cosa in modo eccitante, ! è incutile dirvi che non tutti ma quasi mi pisciarono chi sul corpo chi in bocca e uno addirittura volle farlo nel mio culo
“sensazione bellissima che consiglio a tutti”. Nell’arco di tre ore la mia sfera sessuale era totalmente cambiata “da igienista a zozzo da chiuso ad aperto totalmente sia di testa che di culo, da conservatore ad altruista da egoista a filantropo insomma il mio corpo era a disposizione del pubblico e questo mi gratificava e mi eccitava. Il mio venditore era sempre presente e mi osservava mentre gli altri man mano che esaurivano le loro libidini e riverse spermatiche se ne andavano creando l’effetto turnover, ad un tratto una risata mi colpi in pieno petto
“pensa se ti vedesse tuo padre o tua madre così conciato o qualche persona che conosci sei completamente coperto di sperma puzzi come una latrina il tuo alito è una fogna sei pieno di lividi e graffi da stupro, gli occhi rossi dalla piscia che ti è entrata il buco del culo che è color viola dalle continue penetrazioni sulle gambe ci sono tracce di sangue causate dalla lacerazione del tuo sverginamento anale” come ti senti vaccone sei felice vero? La mia risposta molto soppesata è stata si mi sento molto appagata, e in risposta mi disse bene se ho bisogno di soldi avrò una puttana da vendere per il momento mi accontenterò di usarti o di prestarti. Era sera quando uscii da quel luogo di perdizione e per tutta la settimana rimasi sconvolto da quella esperienza ma ero sicuro che ne avrei vissute altre molto presto, cosi è stato fino al giorno che ho avuto una esperienza molto negativa e paurosa fui picchiato legato nudo in un bosco per tutto il giorno questo mi ha fatto pensare e analizzare ogni volta che mi capitava un’occasione sessuale. Oggi a distanza di 22 anni a parte qualche esperienza sporadica mi è ritornata la voglia di essere a disposizione di uno o più uomini che vogliano avere una puttana a loro disposizione, mi piacerebbe essere umiliato verbalmente e fisicamente ubbidendo a comandi di un padrone arrogante e rozzo che con appellativi umilianti mi faccia suo. FINE