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Giorgio P.I.

Lei, una donna sui 40 anni, stava passeggiando per strada, indossava un corto abito nero che metteva in risalto il suo splendido culo e le sue tette quarta misura.
Lui, un uomo sui 30 la stava seguendo.
Giorgio, questo il suo nome, era un detective, ingaggiato dal marito di Clara,
-Le devi stare attaccato giorno e notte-, gli aveva detto,
-Ho paura che mi tradisca-.
Ma in realtà Clara non tradiva il marito, almeno fino ad ora.
Capitò allora che un giorno Giorgio, invaghitosi della stupenda femmina, si presentò a casa di Clara spacciandosi per un amico di suo marito che era fuori per lavoro.
Clara era in accappatoio, e la scollatura metteva in risalto le enormi tette ancora sode nonostante l’età.
-Posso offrirti qualcosa? -, lei
-Si grazie-, lui.
Si sa, un drink tira l’altro e Clara si ritrova con il cazzo di Giorgio in mano, glielo mena, se lo passa sulle tette e lo prende in bocca, Giorgio è al settimo cielo, non avrebbe mai sperato che scoparsi una figa come Clara sarebbe stato così facile.
Giorgio solleva Clara e la porta sul letto dove soleva dormire il cornuto che l’aveva ingaggiato.
Clara era ormai nuda e Giorgio le leccava la fica fradica di umori, mentre le infilava il dito medio nel buco del culo.
-Prendimi-, gridava lei.
Giorgio non ci pensò due volte e con un colpo deciso le affondò il cazzo turgido nel caldo ventre.
Clara godeva come non mai, e si martoriava i grossi capezzoli con le dita, mentre Giorgio la riempiva di sborra da tutte le parti.
Da vera porca quale era Clara raccolse con due dita la sborra che le colava dalla fica e se la portò alla bocca.
Questa scena fece tornare duro il cazzo di Giorgio, che mise a novanta gradi Clara e se la inculò.
La troia voleva bere altra sborra, e così prese il cazzo di Giorgio appena uscito dal buco del culo e lo spompinò per bene; lunghi fiottidi sperma inondarono la bocca di clara che ingoiò tutto godendo come una vera vacca.
Rivestitosi Giorgio chiese a Clara perchè, pur avendo un temperamento da troia, si era sposata con un pesce morto.
Lei non rispose a parole, ma con i fatti, sbottonò i pantaloni di Giorgio tirò fuori il suo bel cazzone e riprese a spompinarlo.
I due scoparono per ancora più di un ora, Clara venne altre quattro volte, ed ogni parte del suo corpo era imbrattata di sperma.
Scoparono finché ad un tratto non comparve nella camera da letto Carlo, il marito di Clara.
-E bravo il mio detective, vedo che ti stai divertendo con mia moglie-
Giorgio era di ghiaccio, Clara non aveva smesso un attimo di mangiarsi la figa con le dita.
Carlo si spogliò ed entrò nel letto, Clara glielo presse in bocca.
-Era tutto programmato- spiegò Carlo,
-Io e Clara stavamo cercando un diversivo per le nostre scopate, e finalmente sei arrivato tu-.
I tre iniziarono a scopare come dei forsennati, e Clara si poteva godere due cazzi anziché uno.
Da quel momento in poi nel letto di Clara c’erano sempre due uomini, e ogni tanto un’altra donna. FINE

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