Era la notte del 15 novembre camminavo per la strada con fare spensierato, ad un certo punto sentii sulla mia spalla una pacca amica, mi girai di scatto, era Luana.
Luana era una mia compagna di liceo nota a tutto l’istituto per la sua insaziabile voglia di cazzo.
Sul suo conto ci furono molte storie, che si fosse fottuto un cane, che si fosse fatta sborrare in bocca da tutta la classe e chi più ne ha più ne metta.
Mi fece molto piacere incontrarla e la invitai a casa per bere qualcosa. durante il tragitto mi parlo del suo lavoro le sue attività, e di come era non era cambiata, sempre quel bisogno di sborra e piacere.
Capii subito dove voleva arrivare, ed io non ero disposto a perdere una simile occasione così, tra una parola ed un’altra ci ritrovammo nudi nel letto con una voglia senza eguali.
Dapprima gli arroventai la figa con la mia lingua esperta, poi , appena fu sgocciolante al punto giusto li ficcai i 38 centimetri del mio uccello dopo due urli affocati cominciò a bisbigliare “ancora.. ” e allora cominciai a martellargli la fregna fino a fargliela sanguinare.
Stavo per sborrare, lei lo capì allora me lo prese in mano e cominciò a leccarlo con avidità.
Non resistevo più, la mia cappella era dura come un macigno, la inondai.
Lei ingorda, si preoccupava di ingoiare tutto, non una goccia doveva andare sprecata.
La scopata durò circa sei ore, a dimostrare la sua pazza voglia.
Da allora non la rividi mai più; oggi a quarantatré anni ancora la cerco e mi chiedo dove sarà ma poi mi rispondo che sarà a farsi fottere da qualche cane o da qualche scolaresca arrapata. FINE