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La gita scolastica

Ero con la mia classe in gita a Parigi quando abbiamo saputo che le cuccette per il ritorno a Milano non erano abbastanza. alla stazione, prima di prendere il treno, mi hanno comunicato con mio enorme piacere che avrei dovuto fare il viaggio nella cuccetta con una mia compagna di nome Marina, una ragazza stupenda, ma che non la dà mai a nessuno. appena marina si è addormentata io mi sono avvicinato a lei ed ho iniziato a sfiorarle le tette grosse e sode. poi, mentre mi stavo sparando una sega, all’improvviso Marina si è svegliata e ha iniziato subito a prendersi il mio cazzone in bocca con grandissima abilità. io dovevo stare attento a controllare le mie urla di goduria per non svegliare i miei compagni che dormivano. Marina sempre più impaziente voleva a tutti i costi il mio cazzo dentro di sè, e io di certo non mi sono fatto attendere. ho iniziato a sfilarle le mutandine di pizzo nero scoprendo un culetto che sembrava scolpito nel marmo mentre la sua figa iniziava già a bagnarsi. Marina mi è venuta sopra ed ha iniziato a cavalcarmi come un puledro intanto che io affondavo la mia faccia e le mie mani tra le sue tettone. poi l’ho presa dal dietro ed il mio uccello è subito scomparsoin mezzo alle sue splendide cosce tornite. finalmente le sono venuto in piena faccia, mentre lei urlava che nessuno l’aveva mai scopata così prima di allora. all’improvviso il treno ha fatto una brusca frenata e io mi sono svegliato. avevo le mutande inondate di sborra e visto che Marina dormiva ancora beata.

FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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