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Penetrazione

Giorgio non ce la faceva più, era stanco di ammazzarsi di seghe guardando i filmini porno e i giornalini, in varie occasioni con il cazzo completamente in tiro era andato anche a puttane, ma questo non lo soddisfava completamente. D’altro canto era tempo che conosceva una compagna di università, questa nel vederlo era sempre molto sorridente nei suoi confronti, d’altro canto Giorgio era un bel tipo, alto, snello con fisico atletico e le ragazze non lo disdegnavano soltanto che lui era troppo timido per un approccio…
un giorno stanco di tutto questo si recò all’università, per caso (la fortuna… ) incontrò Roberta, si proprio lei, si salutarono molto cordialmente e lui poté notare che la stessa indossava un paio di pantaloni di pelle nera attillati che gli provocò subito un inturgidimento del membro, questa se ne accorse e nell’avvicinarsi posò la mano sulla patta dei jeans…
.. < fai qualcosa stasera Gin? > … , fece con fare malizioso la ragazza
.. < no, però potremmo uscire… > fece lui con la mano che andava su e giù massaggiando la patta di questi, sempre più dura si diedero un primo timido bacio.
Alla sera Giorgio andò a trovarla, scese dall’auto e scampannellò a Roberta, si era vestito con pantaloni di pelle nera e stivali da cow-boy, camicia di seta e giacca di pelle nera.
Questa quando lo vide trasale… non si aspettava di vederlo vestito così e nell’avvicinarlo gli passò il ginocchio destro sulla patta…
.. < mi ecciti da morire vestito così, Giorgio… >
questa fece per sedersi e i due partirono, nel tratto di strada che li separava dalla città Roberta gli mise la mano sulla patta che era gir durissima….
< mi piaci vestito cose… questi pantaloni di pelle nera attillati ti rendono ancora più animale… > e con questo gli slacciò la patta e prese il cazzo in bocca. Gin dovette fermarsi e dopo poco iniziò ad ansimare… godeva… mise una mano tra le gambe di questa e sente gli umori viscidi di questa che colavano tra le sue dita, gli mise un dito nella figa sbrodolante che prontamente si allargò e permisero al dito di penetrare sino al fondo. Dopo poco il giovane con un urlo soffocato sborrò in gola alla sua femmina, tre calde zaffate di sborra che prontamente questa ingoiò.
.. < leccami la figa> … fece lei, Giorgio ormai infoiato e con il cazzo mezzo ammosciato mise la faccia in mezzo alle gambe di questa e incominciò a leccare con vigore, la lingua si faceva strada nel muco vischioso della femmina, mentre la stessa stava muovendo il cazzo del maschio per farlo diventare di nuovo duro. Dopo poco l’erezione era completa e il maschio era di pronto alla monta.
< sbattimelo in culo!! > fece con fare di comando la Roberta, e con questo scese dalla macchina, si alzò la gonna di pelle rossa e si appoggiò al cofano dell’auto. Il maschio scese, fece il giro con il cazzo in tiro e si mise dietro alla femmina, inarcò un po’ la schiena, si spuntò sulla mano e mise la saliva sulla cappella per renderla più scivolosa e poso la stessa al buco del culo della ragazza. Pian piano iniziò a stantuffare mentre il cazzo entrava sempre più nell’ano di questa che ansimava dal piacere, dopo poco rimasero solo le palle gonfie di sborra fuori, mentre il bastone di carne stantuffava nello sfintere.
I due erano presi dalla foga mentre ad un tratto mentre stava per sborrare tirò fuori il cazzo dal culo e strinse i denti per non venire, quindi glielo punto contro la figa e glielo sbatté dentro strappandole un’urlo di piacere, non ci volle molto perché Giorgio sentisse di nuovo la scintilla del piacere e di qui un fiume di sborra risaglirli denso lungo la canna pronto ad innondare la figa della sua ragazza. FINE

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