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Che avventura!

Da tempo speravo in una avventura sadomaso ed un giorno leggendo un giornale di inserzioni erotiche trovai una padrona che cercava uno schiavo completamente sottomesso.

Quando ci incontrammo il mio stupore per la bellezza della mia futura dominatrice si confuse con l’eccitazione che già si cominciava a notare dal gonfiore dei pantaloni.

Per prima cosa mi disse di dimenticarmi di fare l’amore con lei perchè sarei stato solo il suo oggetto di piacere e subito fece seguire una violenta frustata sul mio cazzo ormai durissimo.

Mi fece spogliare completamente e mi portò in bagno dove vidi, con un po’ di paura, una grossa cannula per clistere attaccata ad un recipiente di almeno 3 litri.

Dopo avermi scaricato in pancia tutto il contenuto mi fece alzare e mi ordinò di fare un po’ di flessioni sulle gambe mentre lei riempiva nuovamente il contenitore di acqua e della sua urina; non potevo immaginare che quel movimento mi avrebbe causato dolori atroci che aumentarono quando lei mi fece sdraiare di nuovo e sedendosi sulla mia schiena per infilarmi nuovamente il clistere cominciò a masturbarsi con un grosso fallo di gomma: il suo movimento di goduria mi fece tornare il cazzo duro.

Finito il secondo clistere la pregai di farmi scaricare, ma niente: il mio supplizio non era ancora terminato infatti una volta raggiunto il suo primo orgasmo mi mise nel culo il fallo ancora bagnato dalla sua sborra e cominciò a muoverlo con violenza.

A questo punto non riuscii più a trattenermi ed ebbi un orgasmo talmente violento che mi fece dimenticare il dolore. Finalmente ebbi la libertà dalla mia padrona di scaricarmi, cosa che feci subito davanti a lei nella vergogna più totale.

La mia padrona diventava sempre più nervosa nella attesa e quando uscii dal bagno la trovai che mi aspettava con un completino di pelle ed un frustino che subito utilizzò sulle mie palle fino a farmi piegare dal dolore; era questo il suo intento: infatti prese da un armadio una pinzetta che, dalla forma capii subito, serviva come dilatatore anale. In un istante mi ritrovai il buco del culo aperto come non avrei mai pensato.

Mi fece sdraiare e tenendo la pinza sempre aperta cominciò a pisciarmi dentro: il suo liquido dorato e caldo che sentivo colare in me mi causò una nuova erezione che mi costò una nuova serie di frustate dalla mia padrona per farmi tornare moscio il mio pisello.

Finalmente (!!!) ebbi la possibilità di divertirmi un po’ anche io, infatti lei si mise con la sua figa sopra la mia faccia e mi ordinò di pulire le goccie di urina rimaste e di farla godere, ma guai a me se mi eccitavo.
Però cosa volete la figa è figa e quindi ecco di nuovo l’erezione.
“Questa volta sono proprio arrabbiata” mi disse dopo avermi scaricato in bocca un orgasmo intenso.

Mi mise una maschera in pelle nera con una cerniera che mi toglieva la possibilità di vedere, mi portò in una camera dove si trovava un tavolino in legno e mi ci fece sdraiare sopra, quindi mi legò le caviglie ed i polsi affinché io non potessi muovermi; non vi dico la mia paura a quel punto, ero completamente nelle sue mani, mani che ad un certo punto cominciarono ad accarezzarmi il cazzo; pensai: “E’ fatta finalmente posso godere ancora”.

Invece appena cominciò a diventare duro per tutta risposta lei aprì una botolina del tavolo proprio sotto al mio sedere e dal pavimento sottostante fece salire uno sgabellino al quale era attaccato un grosso vibratore (mai provato nè sentito così grosso) che senza pensarci infilò nel mio culo.

Io lanciai un urlo di dolore che però venne soffocato dalla maschera in pelle; alle mie povere palle già sofferenti per le precedenti frustate appese due pinzette attaccate ad una cordicella dalla quale pendevano due grosse biglie di ferro.

Così fermo in quella posizione sentii la mia padrona che si sdraiava su di me e cominciava di nuovo a masturbarsi; venne almeno sei sette volte quindi si addormentò; sentivo il suo corpo rilassato sopra il mio ed ogni suo movimento causava un mio movimento attorno al grosso fallo che avevo nel culo.

Quando lei si risvegliò prese a strusciare le sue stupende chiappe contro il mio cazzo che subito, nonostante il cazzo di gomma nel culo e le biglie di ferro appese alle mie palle, divenne subito duro (dopo tutto avevo goduto solo una volta).

Finalmente mi tolse la maschera, il cazzo di gomma e le biglie, ma subito prese un paio di mutande di pelle nera con attaccato un altro vibratore; me le fece indossare e vidi che il mio cazzo era libero.

Mi disse: “Adesso voglio che ti masturbi guardandomi mentre sono al gabinetto”; infatti ci spostammo in bagno dove anche lei si fece un clistere e quindi si scaricò: un po’ per la situazione strana un po’ perché ero veramente eccitato, venni subito ed i miei schizzi le finirono sulle bellissime tette.

Si arrabbiò moltissimo e mi tirò a sè per le mutandine (non vi dico i movimenti del vibratore intanto). “Adesso devi leccarmi tutta e pulirmi bene”. Pensai si riferisse alle gocce della mia sborra: invece non era finita infatti dovetti anche leccarle la figa ed il buco del culo per ripulirla dagli effetti del suo clistere.

Come premio per averla pulita veramente bene mi prese in bocca il cazzo e mi fece un pompino finale che ricorderò per tutta la vita; ogni volta che sentivo arrivare l’orgasmo lei muoveva in modo violento il vibratore nel mio culo, facendomi ripartire daccapo.

Quando finalmente riuscii a liberarmi e a scaricarle in bocca tutta la sborra che avevo nelle mie palle lei si alzo e cominciò a baciarmi con la lingua piena del mio sperma. In un attimo mi trovai con la mia bocca piena della mia goduta e fui costretto ad ingoiare senza perdere una sola goccia.

Alla fine della serata per rilassarsi accese il televisore e mise una sua cassetta dove la vidi fare cose che mai avrei pensato: mi diede il permesso di leccarle nuovamente la sua calda figa fino a che non ebbe una serie di travolgenti orgasmi quindi mi disse: “Adesso io ti faccio godere per l’ultima volta questa sera, perchè domani ti aspetta un bel programmino”.

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3 Commenti

  1. Il giornale di inserzioni erotiche… Questo racconto mi ha ricordato quando per cercare qualcuno si andava in una particolare edicola dove c’erano questi giornali di annunci per cercare qualcuno per un incontro erotico, qualcuno con cui scambiare esperienze erotiche. Ora è tutto su Internet. Bel racconto.

  2. Contento lui…

  3. Salvatorecimara

    Ho una cugina che è una troia, veste sempre con minigonne top sopra sempre scollati, una terza di seno ben sodo, sembra una puttana, tutti la guardano anche io non smetto di guardare e il cazzo mi diventa duro, lei lo vede, e credo si ecciti e le Piaccia penso che quando torno a casa si faccia scopare da mio cugino come una puttana, ma ho deciso che qualche giorno la prendo e me la inculo, penso che non voglia altro, le donne che troie

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