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Valeria la maiala

Mi chiamo Silvana e sto meditando di eliminare mia sorella Valeria. Scherzo, naturalmente, non vorrei mai finire in galera per colpa di quella grandissima troia, porca fottuta e bocchinara. Scusatemi ma sono fuori dai gangheri. Ma partiamo dall’inizio. Dovete sapere che quest’estate mi ero rimorchiata un tipo niente male, tutto fatto bene e con un bel manubrio sotto i calzoni Vederlo e sentirmi prudere la fica è stato automatico. Ci siamo appartati sulla spiaggia, di notte, e ne abbiamo combinate di tutti i colori. Non gli ho negato nulla, ero infoiata al punto giusto e tra le gambe avevo una fornace. Lui è stato splendido, caldo, appassionato, porco. Me lo ha fatto sentire come si deve su tutto il corpo, lo ha sospinto libidinosamente sia nel primo che nel secondo canale, se l’è fatto sballottare tra le tette, tra le labbra, insomma, avete capito, servizio completo. Dalla durata del tutto, passando dal fatto che era venuto tre volte come un maiale in astinenza, e che mi telefonava tutte le sere ero stata portata a capire che gli andavo più che bene. Invece una sera decido di fargli una sorpresa: mi agghindo in maniera fortemente arrapate con un paio di calze finissime, reggicalze e perizoma neri. Vado a casa sua ed entro senza far rumore poiché intendevo farmi trovare in posizione conturbante sul suo letto; dalla sua camera però provenivano sospiri e allora, quatta quatta, decido di nascondermi dietro la porta della stanza e cosa succede? Lo scopro mentre sta sborrando sulle tette di Valeria, mia sorella. E lei gli stava dicendo:

– “sporcami tutta, sono lo tua puttana schifosa non quella semi-vacca di mia sorella”. Gli strofinava la figa bagnata sulla gamba e sembrava un rettile impazzito. Quella gran puttana era riuscita ad eccitarlo più di me e lui le stava dimostrando tutta lo sua riconoscenza trattandola come una bestia, cosa che a Valeria piace molto… Mi sono presa un’arrabbiatura che non vi dico e volevo entrare urlando come una forsennata spaccando tutto. Mi sono comunque imposta di calmarmi un po’ e nel frattempo cominciai a sentirmi eccitata dallo spettacolo che vedevo. Dopo circa cinque minuti di quelle visioni, nel momento in cui Valeria gli stava leccando a fondo anche il buco del culo, non ce l’ho fatta più e sono entrata in camera mostrandomi arrabbiata con tutti e due e accusando mia sorella:

– “bagascia – le dissi- adesso ti fai anche i miei uomini? Non ti bastano tutti quelli che rimorchi? “. A quelle parole mia sorella mi guardò e, resasi conto della mia eccitazione, mi prese, mi buttò sul letto, mi sollevò la gonna e scostando il già bagnatissimo perizoma cominciò a leccarmi la fica; contemporaneamente spostò il suo bacino sul mio viso offrendomi la vista della sua fica pelosa e madida di umori (i suoi e quelli del porco). Non riuscì a stare passiva e risposi con molto ardore ai colpi di lingua che Valeria stava assestando alla mia clitoride e cominciai a succhiare tutto quanto. Nel frattempo l’uomo, che era rimasto immobile e un po’ preoccupato, si tranquillizzò e forte degli inviti di mia sorella che lo incitava dicendo

“vieni! Assaggia questo culetto di Silvana, vedrai quanto sarà accogliente! “, mi si avvicinò infilandomi prima il suo cazzo in bocca, dopo, assecondando Valeria che continuava ad annaspare fra la mia fica e il mio buchetto riuscendovi ad infilare la splendida lingua che possedeva, mi girò dietro penetrandomi lo sfintere. Dato il livello di eccitazione al quale ero giunta non sentì nessun dolore e cominciai a pregarlo di stantuffarmi buttandomi a capofitto sulla fica di mia sorella che intanto mi stava divorando tutta. Arrivai così ad un violento orgasmo, urlando di piacere e bagnando l’asta del nostro uomo prontamente asciugata dall’impegno di mia sorella. Mi ripresi e volli ricambiare il favore a quella maiala di Valeria leccandole l’ano e poi la fica mentre veniva penetrata; contemporaneamente mi masturbavo come una forsennata e abbiamo raggiunto il nostro orgasmo multiplo, primo di una lunga serie. FINE

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