Eccomi nuovamente con un nuovo sogno (più che un sogno si tratta di pura immaginazione, infatti “sognavo” ad occhi apertissimi. (Io lavoravo ma la mia mente viaggiava altrove).
Ti ricordi che ti scrissi che l’avvocato Rossi aveva mandato mia moglie Sara a Milano?
Sara si presenta puntualissima e più sexy che mai in ufficio, l’avvocato le aveva già anticipato che l’avrebbe mandata all’indomani a Milano da un giudice che necessitava di alcuni documenti importantissimi per una causa che era ormai sulla dirittura d’arrivo, e dato che l’appuntamento sarebbe stato per le ore 10. 30 in tribunale durante l’udienza (lei doveva entrare in aula e dare una svolta decisiva alla causa presentando quei documenti, tipo films americani) l’abbigliamento doveva essere importantissimo, sexy sobrio elegante e che facesse apparire Sara come una donna in carriera, doveva far colpo anche sugli avvocati della controparte.
Sara si presentò all’avvocato Rossi così scarpe alte aperte, abito intero blu scuro con bottoni sul davanti, scollato a “V” giacca corta abbinata e naturalmente calze nere sorrette da reggicalze, perizoma e reggiseno “push up” in un pizzo molto ricercato di colore blu; la scollatura lasciava intravedere il reggiseno e gli ultimi due bottoni dell’abito mettevano in bella mostra le bellissime ed atletiche gambe di Sara.
L’avvocato disse, mangiandosela con gli occhi, molto bene Sara hai centrato il mio pensiero…. Se non fossi impegnatissimo ti accompagnerei io… in ogni caso eccoti la prenotazione del treno ed i biglietti della metropolitana, qui dentro ci sono i documenti. Ora vai… ciao e fammi sapere!!
Sara era raggiante e si avviò alla volta di Milano, nel frattempo l’avvocato telefono al giudice e disse: ” ciao Augusto la mia impiegata sta arrivando da te, vedrai rimarrai a bocca aperta e così rimarranno anche gli altri avvocati! Ora ti saluto chiamami ciao a presto!! ”
Il viaggio in treno era trascorso senza intoppi il compartimento era praticamente vuoto, Sara viaggiò in compagnia di un signore di media età che non disdegnava di tanto in tanto a sbirciare le cosce di Sara in bella mostra, la quale giocava facendolo impazzire mostrando e nascondendo ogni qualvolta abilmente le sue grazie.
“Eccomi alla metropolitana” pensò orgogliosa di sé per aver fatto morire il signore del treno!
Alla stazione c’era moltissima gente lei non passava inosservata agli occhi degli uomini, tra sé pensò “speriamo non prendano tutti il mio treno.. ” ma così non fu! Infatti, quando arrivò il treno tutti o quasi si avventarono su quelle carrozze! Sara si posizionò in piedi di fianco ad un posto a sedere occupato da un uomo che ad occhio e croce superava la cinquantina d’anni e dietro.. bè non poté vedere perché la carrozza era stipatissima e Sara non riusciva nemmeno a girarsi era praticamente pressata e spinta verso l’esterno.
“Se continua a salire gente va a finire che travolgo questo signore!! ”
Il signore non riusciva a credere di essere stato così fortunato, era seduto e davanti ai suoi occhi ammirava le cosce scoperte dallo spacco di tre bottoni aperti dell’abito di Sara (un bottone, il terzo, si era aperto salendo sulla metrò) ed il bordo dell’elastico delle calze.
Sara si reggeva con una mano al corrimano alto della carrozza e con l’altra custodiva gelosamente i documenti.
L’uomo non riusciva a togliere gli occhi dalle gambe di Sara, fu cosi che prese coraggio e cominciò ad accarezzarla partendo da sotto le ginocchia e pian piano risalendo sempre più su!! “mamma mia cosa faccio ora? Se lascio la presa del corrimano cado sicuramente e se lascio i documenti…! no non posso mollarli sono troppo importanti! ” pensò in quel momento Sara ansimando dalla crescente eccitazione.
Nel frattempo l’uomo saliva sempre più e da dietro un ragazzo che aveva assistito alla scena cominciò ad approfittare della situazione insinuando le sue mani sui fianchi aprendo così di botto anche il 4° ed il 5° bottone e palpeggiandola a più non posso! Ora il perizoma era visibilissimo e minuscolo com’era non celava quasi nulla!!
Sara era eccitatissima e già bagnata ed ecco due strattoni e nello stesso tempo due rumori poco famigliari “SNAP-SNAP” !!
“Vuoi vedere che mi hanno tolto le mutandine? ” era proprio così ora le mani dei due fortunati stavano esplorando a turno anche l’interno del tesoro di Sara!!
Sara si sentiva le gambe cedere si bagnava tantissimo non poteva reagire perché pressata sapientemente dal ragazzo dietro il quale stava già armeggiando anche con i suoi seni ormai durissimi. Come godeva….. La vista che offriva anche fuori dato che era di fronte al vetro era paradisiaca!!
Ecco la mia fermata…… finalmente esce un po’ di gente e Sara riesce a sgattaiolare fuori!! Era fradicia ma eccitata aveva perso il perizoma, guardo il treno allontanarsi e notò l’uomo che la salutava annusando la sua biancheria appena “rubata”!!
Sara si riassestò e si avviò verso l’appuntamento! Si sentiva nuda e spudoratamente visibile a tutti, senza le mutandine, ma era talmente eccitante………………..
L’aria fresca che passava attraverso il vestito prima e le cosce poi, la facevano sentire molto sbarazzina cosicché il suo passo tornò sicuro e deciso non curante del fatto che l’abito tornato con solo 2 bottoni aperti poteva aprirsi e svelare ad altri le proprie grazie.
Uscita all’esterno di gran carriera si accorse d’aver sbagliato fermata era scesa tre fermate prima.
Guardò l’orologio erano le 10, se non voleva arrivare in ritardo doveva darsi una mossa e così fece!
Con fare autoritario fermò il primo taxi che passava di lì (anche se bella com’è era sufficiente affacciarsi al margine della strada per fermare il taxi).
Salì di fretta dal lato sinistro e diede l’indirizzo al tassista il quale parti subito dopo aver aggiustato lo specchietto retrovisore proprio verso le gambe di Sara, infatti, salendo non s’accorse che 1 bottone del vestito s’aprì nuovamente scoprendo molto le gambe fino alla fine delle calze. All’uomo del taxi parve di impazzire, aveva una cliente carina e completamente scosciata. Fece un lungo giro e quando arrivò si fermo sulla destra e s’affrettò a scendere per aprire la portiera a Sara e gustarsi tutto il movimento di gambe per attraversare il sedile.
Solo allora s’accorse che Sara era senza mutandine perché strusciando il vestito salì quasi in vita e scoprì tutto. Sara naturalmente s’accorse dell’accaduto e piuttosto seccata (ma non molto) disse al tassista “credo di averla già pagata con un bel spettacolino che ne dice? ” “sssi ” confermò lui e così facendo lei se ne andò.
“Eccomi davanti al tribunale” disse tra se con il cuore in gola per l’agitazione e per il fatto che non aveva le mutandine, si sentiva ancora nuda.
Entrò e subito venne fermata da due poliziotti, i quali l’accompagnarono presso un metaldetector.
Il vestito era ancora aperto di 3 bottoni, passò il metaldetector e se ne andò seguita dallo sguardo dei due.
Ora entra nello studio del giudice. “eccovi in perfetto orario! ” esclamò lui dopo averla squadrata da capo a piedi, era proprio una bomba, “la signora Inversi suppongo? ! ” “si ” rispose Sara rossa in viso “il giudice Guara? Piacere di conoscerla”.
“Signora le presento gli avvocati dello studio “Ambrio ltd”” disse nuovamente il giudice. Erano tre avvocati sulla quarantina molto ben vestiti e seduti in una ala dell’immenso studio “piacere ” risposero con tono distaccato.
Il giudice notò subito lo spacco del vestito e fece accomodare Sara su una poltrona di quelle che ti fanno solo sprofondare rivolta con il viso verso gli avvocati.
Lei si sedette lo spacco si aprì notevolmente e tutti e 4 rimasero a bocca aperta, due lunghissime gambe ben affusolate e sexy apparvero ai loro occhi, ci fu un attimo di silenzio imbarazzante per Sara la quale cercava, senza successo, a coprire le cosce.
Il giudice lesse le carte poi prese la parola e disse agli avvocati: “qui ci sono le registrazioni di cui parlavamo, l’avvocato Rossi qui degnamente rappresentato dalla signora aveva ragione!! Cosa pensate di fare? Nel frattempo vi farò avere una copia di tutto! Signorina” esclamò parlando dal telefono e subito apparve alla porta una segretaria, “mi faccia una copia di tutto subito! Devo restituire i documenti alla qui presente signora” “signor giudice posso accontentarla dopo le 14. 00 la fotocopiatrice è rotta ed è appena arrivato il tecnico per aggiustarla”
“in questo caso vorrà dire che offrirò il pranzo alla signora! Se per lei è ok? ” rispose voltandosi verso Sara ” ma non so…” disse lei ” dovrei sentire l’avvocato” “prego è già in linea ed è in viva voce può parlare ora…. ” “Sara rimanga pure è importantissimo per me riavere quei documenti questa sera stessa” a queste parole il giudice sollevò la cornetta e in privato continuando a guardare Sara che faceva di tutto per coprirsi ma con risultati opposti disse: “avevi proprio ragione!! ”
“signori abbiamo terminato per oggi se volete essere anche voi miei ospiti a pranzo? Ne sarei onorato! “, non aspettavano altro gli avvocati, così dicendo allungò una mano per aiutare Sara a rimettersi in piedi la quale nell’alzarsi non poté far altro che lasciare che il vestito si aprì ancora (partì anche il 4 bottone) mostrando a tutti questa volta anche il reggicalze.
“è cosi è vecchio marpione! ” pensò Sara notando un risolino sulle labbra dell’avvocato “ora ci penso io a farti impazzire!! ” pensò nuovamente.
Salirono in macchina due avvocati davanti il giudice Sara ed un altro avvocato dietro (nell’ordine). Nel salire Sara fece in modo di far salire l’abito e di appoggiare la coscia a quella del giudice.
Nel frattempo aveva anche allargato abbondantemente la scollatura! Il giudice che non le toglieva gli occhi dal seno, ornato dal bellissimo reggiseno, continuava a tamburellare con le dita facendole “cadere” di tanto in tanto sulle ginocchia di Sara.
Arrivati al ristorante Sara entrò per prima, l’ingresso si sviluppava su una terrazza che guardava i commensali, e si appoggio con le mani alla ringhiera; sentendo che il giudice era dietro arretrò un po’ col sedere facendolo aderire perfettamente al bacino del giudice il quale non si spostò anzi……. Apprezzò in modo estremamente evidente mettendo una mano sul fianco di Sara all’altezza del seno.
Scendendo le scale verso il tavolo Sara notò che gli scalini erano ricoperti di specchi che riflettevano benissimo tutto o quasi, quello che si poteva vedere sotto la gonna; allora rallentò il passo in modo da esporre bene le sue grazie, ma nessuno (per ora) s’accorse che mancava qualche cosa……
Il pranzo trascorse abbastanza noiosamente i tre avvocati parlavano di lavoro il giudice prestava udienza un po’ a Sara ed un po’ agli altri, allorché Sara molto annoiata cominciò a accarezzarsi prima le ginocchia poi pian piano con il crescere del desiderio saliva anche la mano fino a giungere al tesoro… era in estasi, stava pranzando con delle persone che non conosceva e nello stesso tempo si stava sollazzando nell’intimità a loro insaputa. Si sentiva avvampare di desiderio e pensava al suo uomo e a cosa avrebbe fatto alla sera a casa. Più pensava e più la mano si faceva audace, poi senza il perizoma l’esplorazione era molto più agevole ma molto più pericolosa, tant’è che divenne rossa in viso la cosa non sfuggì al giudice ed a un cameriere il quale, il giudice, chiese con un sorriso malizioso se per caso avesse caldo; così dicendo allungò la mano e la sostituì a quella di Sara, inizialmente con forza, per le resistenze di lei, poi, dopo poco, senza più alcun ostacolo.
Ora aveva una mano di un perfetto sconosciuto che la accarezzava, la cosa le fece venire in mente il metrò e cominciò a bagnarsi ed a ansimare un po’ non ce la faceva più era al limite dell’orgasmo stava per venire, voleva urlare ma non poteva cominciò ad accarezzarsi il collo riuscendo ad aprire ancora di più la scollatura. Ormai la sua eccitazione era chiarissima e sotto l’attenzione di tutti e cinque gli uomini cameriere compreso era in loro balia se solo avessero osato di più…
Tornati in macchina, Sara ancora molto eccitata, sentiva le dita del giudice ormai dentro di lei mentre i due avvocati che non guidavano le avevano ormai aperto tutto il vestito e la stavano frugando ovunque.
Ormai distesa godeva e si agitava mentre gli uomini stavano godendo del suo corpo.
Arrivati in studio la presero la spogliarono ed a turno la possedettero. Lei si comportò benissimo e soddisfò tutti assaporando ed accogliendo tutti i membri con estrema soddisfazione.
Finalmente sul treno, questa volta affollato, ma ciò non turba Sara perché lei, fortunatamente ha il posto prenotato, lo scompartimento è occupato da altre 5 persone fra cui tre ragazzi giovani, e due signori adulti.
Dopo circa 15 minuti ecco che si parte “finalmente” sospira Sara, che osservando i nuovi compagni di viaggio nota che i tre ragazzi chiacchierano molto spensieratamente fra loro uno degli adulti legge un giornale mentre l’altro vedendo un amico passare s’è alzato e l’ha seguito.
Orma in viaggio Sara chiude gli occhi e ripensando alla giornata trascorsa constata che nonostante sia stata fatta oggetto di desiderio da sconosciuti, poteva ritenersi soddisfatta, infatti, la causa sembrava vinta ed il giudice si era prodigato di telefonate all’avvocato Rossi complimentandosi per il lavoro svolto.
“Ora posso rilassarmi un po’” pensò e chiudendo gli occhi dopo poco s’addormentò sognando che i nuovi compagni di viaggio l’avessero toccata e palpeggiata per tutto il tragitto! Fu così che si svegliò e si ritrovò nuovamente con il vestito completamente aperto e con il suo tesoro mandido di umori…. Chissà…! FINE