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Che Zia!!!

Natale 1997, anche in quell’anno passavo il Natale con la mia famiglia e i miei parenti.
C’erano proprio tutti, i miei nonni, i miei zii e soprattutto mia zia Elisa con suo marito.
Mia zia è una donna molto bella, alta 1. 70, una quarta di seno e un sedere che pare dire:
-inculami!!!
Quante seghe pensando a lei, inoltre era ancora giovane, 39 anni.
Lei mi ha sempre voluto molto bene, mi spiegava la fisica, mi coccolava sempre, mentre mio zio non mi caga mai.
Ma quel natale fu particolare.
Infatti il 24 dicembre compì 18 anni e ognuno mi portò dei bei regali.
Zia Elisa era da poco tornata da un viaggio con mio zio , e, portandomi in disparte, mi diede un bacetto sulla guancia:
-scusa se non ho il tuo regalo mi sdebiterò-
A tavola Elisa capitò davanti a me e senza volerlo mi sfiorò con il piede la patta dei pantaloni.
Si accorse di certo che il mio cazzo era durissimo, ma non disse niente.
Verso le 2 . 00 andammo tutti a dormire, tranne io che rimasi sveglio nel soggiorno della cantina, ove misi una cassetta porno e me la guardai , naturalmente mi sbottonai i pantaloni e iniziai a farmi una sega.
La stanza di mia zia era vicino al soggiorno.
Mentre in tv due ragazze stavano leccando il cazzo di un uomo , la porta si aprì e vidi mia zia.
Io spaventato mi riabbottonai i calzoni, ma lei era strana.
-ALE CHE CAVOLO FAI, TI GUARDI I FILM PORNO? ? ? disse lei
-MA NO ZIA.. IO… SAI… – ribattei quello che mi veniva in mente.
-E POI CON UN BEL CAZZO CHE HAI LO SPRECHI CON DELLE SEGHE !!! –
Io non sapevo cosa dire, lei si avvicinò e disse:
-VEDIAMO COSA C’è QUA SOTTO- aprì la cerniera dei miei pantaloni e ne tirò fuori il mio uccellone che si mise subito dritto.
-BELLO , GRANDE, GROSSO SUI 15 O 16 CM, COMPLIMENTI, LO FAI VEDERE MEGLIO ALLA ZIA- disse zia Elisa.
Io lo scappellai tutto , lei lo accarezzò dal glande ai coglioni.
Dopo zia Elisa si chinò sul mio uccello e se lo infilò in bocca.
Ci sapeva fare, faceva roteare la lingua su tutto il glande, poi scendeva infilandoselo tutto in gola, lo insalivava per benino e succhiava.
La sua testa andava su e giù.
Ero così eccitato che venni nella sua bocca, lei bevve, anzi si accanì ancora di più a succhiare e bere.
Gustava come una matta e fece afflosciare il mio cazzo nella sua bocca.
-PER ORA VA BENE COSì, A DOMANI-
Se ne andò leccandosi con la lingua il labbro ove c’era del mio sperma.
Il giorno dopo fece finta di niente ma a tavola …. si sedette vicino a me . Aveva una minigonna non aderente e mentre tutti mangiavano , la sollevò un poco per farmi eccitare.
Mentre mangiavamo mi infilò una mano dentro i pantaloni e cominciò una bellissima sega, io le sborrai in mano.
Lei da vera porca fece finta di chinarsi per raccogliere il pane e si leccò la mano.
Accendemmo il camino e dal caldo che sentivo mi misi in pantaloncini(in Sicilia è sempre così).
Io ero di fronte a lei, e la tovaglia del tavolo copriva le sue e le mie gambe.
Mia madre mi disse di prendere le briciole, che erano cadute a terra , con il palettone.
Mi infilai sotto il tavolo e leccai le gambe di mia zia, lei le spalancò e potei vedere la sua fica piena di peli neri, dapprima le infilai il manico del palettone in quel buco di felicità, dopo infilai la mia testa tra le sue gambe, e cominciai a leccare.
Mi aiutavo con le dita per aprire bene la sua fica, la mia lingua agiva come un cazzo, entrava e usciva, mi sborrò in faccia ed io la leccai per bene.
Di notte ci dettimo appuntamento nel garage.
Io ero con il mio cazzo all’aria già scappellato.
Venne all’ora prevista.
Dopo un altro pompino da urlo , si sedette sulla mia faccia tale che il mio naso la penetrò nella fica, mi cavalcò in quella posizione.
Poi facemmo un bel 69, ma anzichè la fica le leccai anche il suo bel culo.
Io con le mani sembravo una piovra le toccavo il culo e le tette.
-TI PIACCIONO- disse Elisa.
Si sdraiò e mi fece mettere il cazzo tra i suoi seni e poi cominciò ad agitarli.
Era fantastico quel movimento, il mio cazzo era in una morsa morbida.
Le venni sul petto e stavolta pulì io leccando le sue tette.
Lei però mi baciò in bocca per assaporare meglio il seme.
Ogni volta che il cazzo i si ammosciava lei lo scappellava tutto per farlo tornare arzillo.
Ad un certo punto mi disse:
-ORA LA MIA MICINA VORREBBE IL TUO CAZZO- non volle usare il condom, se la dilatò per benino e si fece fottere.
Il mio seme le entrò tutto e sgorgava da quella fica. FINE

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