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Febbre nel cottage

Giovanni guardò nuovamente fuori dalla finestra del cottage.
Ora la neve cadeva con maggior insistenza.
C’erano state folate di neve per gran parte del pomeriggio.
L’accumulo aveva raggiunto i dieci centimetri. sembrava che la cosa diventasse seria.
I meteorologi l’avevano predetto e per una volta sembrava che ci avessero azzeccato.
C’era da supporre che sarebbero caduti altri quaranta centimetri ma probabilmente la maggior parte sarebbe caduta durante la notte.
Bene, era comodo nel suo cottage ai piedi delle colline ed era venerdì.
Non doveva andare da nessuna parte fino a lunedì mattina, così non gli importava che nevicasse.
Era venuto qui per allontanarsi dal resto del mondo e la neve si era aggiunta al desiderato senso di isolamento.
Stava aggiungendo alcuni ceppi al fuoco quando sentì bussare alla porta. Non aspettava nessuno e si meravigliò che ci fosse qualcuno in giro con quel tempo.
Aprì la porta e si trovò davanti una donna attraente circa della sua età. Indossava una lunga giacca invernale, jeans e stivali.
Sembrava che avesse camminato per un bel po’ nella neve. In vista non c’era alcuna macchina.
“Ciao. ” disse. “ho dei problemi.
Sembra che la mia macchina abbia deciso di rompersi proprio a metà strada. Hai un telefono che possa usare? ”
“Sicuro. ” disse Giovanni,
“Entra. ”
Dopo che fu entrata, chiuse la porta e gli indicò il telefono attaccato al muro. “Serviti. ”
“Grazie. Vorrei chiamare qualcuno per vedere se posso avere un carro attrezzi per tornare in città. ”
“Buona fortuna con questo tempo. Penso che quello più vicino sia in città a 30 chilometri e dubito che venga qui ora. Cosa ti ha spinto ad uscire con questo tempo? ”
“Ho paura che tu abbia ragione per il carro attrezzi, ma voglio tentare comunque. Sono un agente immobiliare. Cercavo un posto ad alcuni chilometri da qui e non pensavo che il tempo peggiorasse in questa maniera. ”
Cominciò a comporre il numero. No, gli dissero che il carro attrezzi non avrebbe potuto uscire prima del mattino.
Era fuori per un incidente e c’era un’altra persona prima di lei.
Tentò con un altro, con un amico e finalmente con l’ufficio.
Non rispose nessuno dei primi due e l’ufficio era già chiuso.
La sua situazione stava peggiorando.
“Non riesco ad ottenere nulla. ”
disse riattaccando dopo l’ultimo tentativo.
“Che cos’ha la tua macchina? ”
“Ho preso una pietra in quella meravigliosa immondizia di strada che c’è li fuori e devo aver rotto la coppa dell’olio. E ora non riesco ad avere un carro attrezzi prima di domattina e non riesco a telefonare a qualcuno che possa venire a prendermi. ” esitò un momento prima di continuare.
“Per caso non dovevi andare in città questo pomeriggio o questa sera?
“No. Ti porterei se potessi ma il mio camioncino è in officina in città e questo che ho in prestito non ha pneumatici adatti. Ammesso di riuscire a raggiungere la città vivi, non riuscirei mai a tornare. Questa tempesta penso che peggiori. ”
“Oh. ” fu tutto quello che riuscì a dire mentre si guardava i piedi.
Stava per avere una buona idea per uscire dai guai, non aveva dove andare o dove stare ed il tempo stava peggiorando.
“Penso che tu sia, come si dice, tra l’incudine ed il martello. ” disse Giovanni prima che lei potesse dire qualcosa,
“Anche se avessi trovato qualcuno al telefono, dubito che sarebbe stato così matto da venirti a prendere. Comunque poteva finire peggio. Se non altro sei in un luogo caldo e asciutto, se vuoi puoi passarci la notte. Posso fare un letto per te sul divano e prima preparerò la cena. Non è un problema farla per due invece che per uno. ”
“Mi dispiace disturbarti, ma penso di non avere molte scelte. Grazie. ”
“Togliti la giacca ed accomodati” disse con un sorriso. “Io sono Giovanni. ”
“Cinzia. ” disse stendendo la mano.
“E grazie per l’ospitalità per questa la notte. ”
Si tolse la giacca e Giovanni l’appese ad un piolo vicino alla porta. Indossava jeans che sembravano essere stati spruzzati ed una camicetta di seta allacciata in vita.
A giudicare dai capezzoli molto eretti e dal sobbalzare delle mammelle quando mosse, non sembrava che portasse il reggiseno e Giovanni sentiva eccitazione nei calzoni. calciò via la neve che copriva i suoi stivali e si accoccolò sul divano.
Era molto bella da vedere quando indossava la giacca, senza era terrificante!
E doveva essere un diavolo quando cercava di vendere una casa.
Giovanni si sedette su una sedia davanti al divano e parlarono per un po’.
Era piuttosto animata nel parlare e a Giovanni piacevano le sue tette che rimbalzavano.
Tutto quel movimento aveva fatto strofinare i suoi capezzoli contro la seta e lui pensò che fosse questo che li teneva così eretti.
Gli piaceva e li fissava mentre parlavano.
Finalmente a Giovanni venne fame e preparò la cena.
Cinzia aveva fame ed avrebbe mangiato qualunque cosa lui avesse preparato, ma trovò che era un abbastanza bravo in cucina ed aveva preparato una cena molto buona.
Cinzia pensò che essere bloccata lì con Giovanni non era un cosa così negativa dopo tutto.
Dopo cena si sedettero insieme sul divano e guardarono la televisione per un po’ ed infine il telegiornale.
Gran parte delle notizie riguardavano la tempesta che era stata tremenda come i loro metereologi avevano predetto e diverse macchine erano arenate sull’autostrada.
“Ecco perché non ho voluto accompagnarti in città. ” disse Giovanni,
“Avrei potuto essere io in una di quelle macchine. ”
“Ero un po’ preoccupata dal fatto di non tornare al più presto in città, ma sei stato così bravo che comincio a pensare che non è stato poi così male dopo tutto rimanere bloccata qui. ”
A Giovanni piaceva la sua compagnia.
Gli sarebbe piaciuto entrare nei suoi calzoni, ma non era molto probabile.
Non dava l’impressione di essere interessata a condividere il letto con lui. Hanno guardato un film e poi gli ha proposto di preparargli il letto sul divano. Ha tirato fuori le lenzuola e lei l’ha aiutato fare il letto.
Sperava che gli domandasse di dormire con lei, ma non lo fece.
“Vuoi una grossa T-shirt da usare come camicia da notte? ”
Gli ha domandata quando il letto è stato preparato.
“Grazie, mi sarebbe utile. Uh… dove dormi? Al piano di sopra? ”
“Sì, c’è la camera da letto di sopra. ” Ha detto mentre toglieva dall’armadio una T-shirt per lei.
“Dammi qualche minuto e poi il bagno è tutto tuo. ”
Ancora non gli diceva di dormire con lei.
La speranza si affievoliva rapidamente.
Dopo essere uscito dal bagno ha spento tutte le luci ad eccezione della lampada sul tavolo vicino al divano.
Cinzia è andata nel bagno a prepararsi per la notte.
Dopo pochi minuti la lampada era spenta.
Giovanni avrebbe voluto avere il coraggio di domandargli di passare la notte nel suo letto.
Era sdraiato sulla schiena a fissare il soffitto nella semioscurità e pensava a lei quando ha sentito dei passi.
Si è meravigliato perché saliva nel buio.
Sperò che fosse completamente nuda e volesse avere un’orgia di sesso tutta la notte con lui, ma probabilmente si trattava di una ragione più pratica.
“Giovanni? ”
La morbida voce di Cinzia ha attraverso l’oscurità.
“Sì? ” ha risposto, incerto su cosa sarebbe successo poi.
“Fa un po’ freddo giù. ” ha detto lentamente,
“ti dispiace se vengo nel tuo letto? ”
Aveva freddo?
Aveva lasciato acceso il riscaldamento proprio per lei ed aveva messo altra legna sul fuoco.
“Sicuro! Vieni qui. ”
Forse era eccitata come lui.
“Oh, è molto più caldo qui. ” ha detto quando ha raggiunto la cima della scala.
“Uh… perche tu non abbia sorprese al buio ti avviso che dormo in una pelle di bufalo e così sono nudo. ”
“Nessuna meraviglia. è veramente bello e caldo qui. Penso che scivolerò fuori da questa T-shirt e dormirò senza. ”
Il cazzo di Giovanni ora era sull’attenti.
Poteva vedere nella luce fioca la silhouette di Cinzia che si avvicinava al letto.
Si mise di fianco al letto e si sfilò la T-shirt dalla testa.
Anche nell’oscurità gli mancò il fiato a vederla così.
Non riusciva a distogliere gli suoi occhi da lei mentre piegava la T-shirt.
La mise sul pavimento e poi si sfilò la biancheria intima dalle gambe ben fatte. Giovanni stava sbavando.
Scivolò fra le lenzuola proprio vicino a lui.
Lui la circondò col suo braccio e tirò il suo morbido corpo caldo sopra di lui. “Ero qui sdraiato a pensare a come fare per invitarti a salire, ma non ne avevo il coraggio. ”
“Avresti dovuto domandarmelo. ” disse dandogli un morbido bacio sulle labbra.
Si mise di fianco ed appoggiò una gamba su lui.
“Non pensavo che lo volessi. ” disse mentre gli carezzava la gamba.
“non era che non ti volessi qui, ma non volevo che tu pensassi che ti avessi invitato a rimanere solo per questo. ”
“Non l’avrei pensato. Avrei indovinato dalle tue parole che la vera ragione era il poter cucinare per me. ”
“Ti è piaciuta la mia cucina? ”
La tirò completamente sopra di lui.
“Uh-hu. Non crederesti al numero di individui con cui ho avuto un appuntamento che pensavano che un congelatore ben fornito ed un microonde erano il massimo della vita. Erano felicissimi quando avevano una ragazza per la notte che conoscesse davvero l’uso del microonde. ”
Lei sentì le sue mani scivolargli giù per la schiena e cominciare ad accarezzargli il sedere.
“Ho sempre pensato che la strada del cuore di un uomo passasse attraverso il suo stomaco e quindi una ragazza potesse ottenere un individuo se sapesse cucinare. Ora mi dici che la via per entrare nei calzoni di un ragazza è cucinare per lei? ”
“Forse non sono qui? ” Cinzia ha cominciò a baciare il suo corpo verso il basso.
“Sono stanca di appuntamenti dove ci si aspetta che sia io a cucinare. ”
Lei aveva segnato un punto.
“Cosa ne pensi del sessanta nove? ” domandò lui mentre lei gli lavorava la parte bassa del corpo.
Gli piaceva il sesso orale e moriva dalla voglia di assaggiarla.
Probabilmente il suo sapore e il suo profumo erano buoni quanto lui immaginava.
“Ora che lo dici, ” disse alzandosi e girandosi,
“mi piace abbastanza, ma mi distrae un po’ e mi è difficile venire in quella maniera. ”
Si posizionò sopra di lui cosicché il suo sedere molto bagnato era finito davanti alla sua faccia. I suoi morbidi peli pubici strusciavano contro il suo mento.
Preso un profondo respiro e fiutò il suo caldo sesso femminile.
“Grande. Ci vuole un buon riscaldamento per poi venire meglio. ” disse mentre la sua lingua divideva le spesse labbra esterne del sesso ed andava in cerca del clitoride e dell’apertura.
Dopo il primo assaggio del suo succo, sentì la sua bocca scivolare sul suo cazzo duro.
Le sue mani errarono sul suo corpo mentre la leccava e godeva del suo succhiare.
Presto la sua lingua si attardò sul suo clitoride, colpendolo leggermente, leccandolo e di quando in quando succhiandolo gentilmente.
Aveva un clitoride di una discreta grandezza.
Era facile trovarlo e diventava lungo e rigido quando lei si eccitava.
Presto volle essere profondamente in lei e lei lo voleva là.
“Ne ho abbastanza di girarci intorno.
Voglio venirti dentro Cinzia. ”
“Bene, perché è dove ti voglio. Mi hai scaldato abbastanza e sai veramente come mangiarmi. ”
Ha detto quando il suo cazzo è scivolato fuori dalla sua bocca.
“Uh… hai dei preservativi per caso? ”
“Sicuro. Proprio nel comodino. ”
Rotolò verso l’orlo del letto e accese la lampada.
Aprì il cassetto perché li vedesse e disse, “che tipo vuoi? ”
“Non so, che tipi hai? Nessuno mi ha mai fatto scegliere prima. ” disse strisciando fino all’orlo del letto.
“Allora, c’è quello sottile, credo che quello vada meglio per me, ce ne sono alcuni colorati e ce ne sono alcuni muniti di coste. ”
“Hmm… non ho mai provato quelli con le coste. Ne proviamo uno? Ti fanno godere quando li adoperi? ”
“Uno o l’altro non fanno differenza per me. Talvolta sono qualcosa di diverso per la donna. ”
“proviamone uno allora. ” ha detto prendendo un preservativo con le coste imballato e guardandolo.
“Sdraiati sulla schiena che te lo metto. ”
Giovanni rotolò sulla schiena e guardò affascinato mentre lei apriva il pacchetto, rimosse il preservativo, lo guardò di nuovo e poi glielo mise sulla testa del cazzo.
La sua mano morbida e calda lo srotolò giù per l’asta del cazzo ancora molto duro.
Quando fu completamente srotolato, dolcemente fece correre la mano su e giù lungo l’asta per sentire le costole del preservativo.
“Non so se mi piacerà o no” disse mentre teneva diritto il suo cazzo e gli si muoveva sopra.
Quando stava per penetrarla, disse,
“Andiamo. ” e si abbassò sul cazzo di Giovanni coperto dal preservativo.
“Mi sembra di sentire un po’ le coste. ” disse quando fu tutto dentro di lei.
Cominciò a muoversi su e giù sul suo cazzo, concentrata sulle sensazioni.
“Si, fa qualche cosa, ma penso che quello che dovrebbero inventare qualcosa di meglio per la donna. ”
Giovanni sentiva cosa stava facendo per lui!
Si divertiva ad entrare ed uscire da lei e gli piaceva la visione che aveva del suo corpo seduto su lui che si alzava ed abbassava.
Le sue mani erano sulla sua vita per sincronizzare il suo spingere verso l’alto con le descese di Cinzia.
Era molto bagnata e lui scivolava facilmente dentro e fuori di lei.
Era tanto stretta che lui non riusciva a sentire completamente le costole del preservativo. Quello che sentiva era la spinta iniziale a venire.
“Ti piace che io sia di sopra e che tu mi stia fottendo duramente Giovanni? ” Anche lei stava per venire e desiderava un’altra posizione.
“Okay. Vediamo se riesco a metterti sotto senza uscire da te mentre ci giriamo. ”
Si mise a sedere, gli mise un braccio intorno stringendola a se e facendola girare con la schiena contro il letto.
Era riuscito a farlo mantenendosi profondamente dentro di lei.
“Ora chiavami veramente Giovanni. ” domandò,
“dammelo veramente. Non più preliminari o stuzzicarmi, fammelo avere veramente. ”
Giovanni cominciò con un movimento lungo e lento ma presto glielo diede più velocemente e più duramente.
Era molto bagnata ora e facevano rumori sexy quando i loro corpi si univano.
Cinzia gli circondava la schiena con le gambe per tirarselo dentro il più possibile.
Ora nessuno dei due faceva più attenzione al tempo o se il preservativo aveva le costole o meno.
“Oh Giovanni, ” si lamentò Cinzia,
“fra poco verrò. Dannazione quanto mi hai fatto godere. ”
“Bene, ” gemette, “perché anch’io sto per venire. ”
“Per favore vieni per me Giovanni, ” pregò,
“voglio sentirlo. Voglio sentirti venire. Non appena lo farai, anch’io verrò… Sono così vicina… per favore vieni per me ora. ”
“Oh Dio! ” gemette Giovanni, “vengo!! ”
Sentì la prima sborra spingere nel suo cazzo, correre su per l’asta e sprofondare dentro di lei.
Seguirono innumerevoli sprizzi mentre il suo orgasmo sembrava non finire mai.
Poco dopo sentì che Cinzia cominciava a venire anche lei.
Si lamentò e poi quasi gridò quando venne.
Non era solo il fatto che lei avesse un orgasmo!
Era anche il sentire il suo corpo venire sul suo cazzo, sentire lo spasmo del suo corpo sotto di lui e sentirla urlare.
Quando gli orgasmi finirono, tenne le gambe avvolte intorno a lui, per non lasciarlo andare, lui non obiettò.
Gli piacevano le strizzate che stava dando al suo cazzo con i muscoli sorprendentemente forti.
Lo lasciò andare solo quando divenne completamente molle.
“Dannazione, mi hai fatto godere. ” disse Giovanni rotolando via da lei.
“Bene. Tu mi hai fatto venire come non venivo da anni. Non avevo mai capito di essere stata con amanti inesperti o cosi così. ”
Giovanni tolse il preservativo e lo tenne in mano per vedere quanto sperma c’era dentro.
“penso di averti dato tutto quello che avevo Cinzia. ”
“Meno male che avevi quello altrimenti mi avresti messa incinta sicuramente, pillola o non pillola. ”
“Le costole del preservativo hanno fatto qualche differenza? ”
“Solo per pochi minuti all’inizio, e non molto anche allora. Le sentivo ma poi sono stata presa da altro e non ho più badato a loro. Non credo che abbiano avuto qualcosa a che fare col fatto che tu mi hai fatto venire. Potremmo provare senza domani mattina per vedere se c’è qualche differenza. ”
La mattina seguente provarono con un preservativo normale e lei godette come durante la notte con l’altro tipo.
Fecero colazione ed provarono a chiamare di nuovo per un carro attrezzi.
La tempesta non aveva scaricato tanta neve quanta le previsioni del tempo avevano annunciata ed il vento aveva spazzato via la tormenta prima del previsto.
Il carro attrezzi sarebbe arrivato in mezz’ora. FINE

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