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Dopo 10 anni

Era un pomeriggio di giugno di 2 anni fà ero in casa suonò il telefono risposi era Massimo erano molti anni che non lo sentivo mi chiese se potevo passare da casa sua il giorno dopo io ero in ferie quindi gli dissi che non avevo problemi ad andare.
Il pomeriggio del giorno successivo verso le tre mi recai da Massimo entrai in casa lui guardava la tv e mi fece sedere.
Parlavamo del più e del meno ma tutti e due ricordavamo bene le esperienze passate e quindi nel parlare ci eccitavamo.
Ad un certo punto Massimo mi chiese di fargli vedere il culo, io mi alzai con naturalezza e mi abbassai i pantaloncini corti e mi divaricai le natiche davanti alla sua faccia.
Lui iniziò a toccarmi le mele prima a massaggiarle poi a stringerle sempre più forte nel frattempo io mi mastubavo perchè mi stavo eccitando a dismisura.
Dopo un po’ si concentrò sul buco del mio culo, lo toccava infilava un dito lo toglieva, lo rinfilava e così via.
Dopo un po’ mi disse
“perchè mentre ti chiavo con quello tu non mi lecchi il cazzo”
e allo stesso tempo indicò una scopa che era appoggiata vicino al divano.
Mi portò in cucina mi mise alla pecorina sdraiato a pancia in giù sopra il tavolo con le gambe ben larghe.
Aprì il frigorifero e prese il burro nè tagliò un pezzo a punta e me lo inlò nel culo, io sentivo il burro scioglirsi nel mio culo e lui ad un certo punto disse
“ora ti scopo con la scopa porco”
io gli dissi di far piano, lui prese la scopa la appoggiò sul mio culo e piano piano la spingeva sullo sfintere che dopo poco si allargò per far posto al manico, lo sentii entrare lui me la spingeva piano ma con colpi decisi sempre più dentro di me dopo un po’ che mi penetrava con il manico della scopa disse
“ora vado a prendere quello che ci vuole”
andò in bagno e prese la ventosa che serve per sturare i lavandini, io ero sempre li a pecorina sul tavolo la ventosa aveva un manico molto più largo di quello della scopa ma dopo averla appoggiata con una leggera pressione costante la sentii entrare nel mio culo.
Mi disse di sedermi su una sedia sempre con la ventosa nel culo, io prima mi tosli la ventosa, la attaccai alla sedia e poi ma la riinfilai pian piano nel culo.
Lui mi era davanti a me, io gli sbottonai la cintura, gli abbassai i pantaloni e vidi le sue mutande bagnate con l’enorme cazzo che stava dentro.
Gli abbassai le mutande e glielo presi in bocca, e mentre glielo pompavo sempre con la ventosa nel culo.
Lui mi incitava a smuovere le mele in su e in giù e a leccargli tutto il cazzo comprese le palle. Io mi sentivo chiavare dappertutto e godevo alla grande, lui mi fece alzare dalla sedia e mi rimise a pecorina sul tavolo e disse voglio chiavarti un po’ questo culo era tanto verò?
Io gli risposi che anch’io avevo una voglia matta di sentire un vero cazzo nel culo.
Lui lo appoggiò al mio culo e con un colpo secco fu dentro non sentii male ormai era dilatato bene anzi man mano che mi scopava sentivo un godere immenso che mi saliva su.
Disse che voleva godermi in bocca, tolse il cazzo dal mio culo e me lo portò rapidamente alla bocca e mi chiese di non farne cadere neanche una goccia, io gli presi il cazzo in bocca lo strinsi fra le labbra e cominciai a pomparlo piano piano, sentii che stava per venire e immediatamente una calda sborra mi innaffiò tutta la bocca, mi riempii io la bevvi tutta e gli leccai il cazzo e le palle.
Mi disse hai fatto un buon lavoro, mi prese l’uccello in mano ma se lo portò alla faccia e disse avanti sborrami in faccia, io non me lo feci ripetere e gli sborrai addosso stusciando il mio cazzo alla sua faccia.
Dopo mi rivestii e andai via, dicendogli che ci saremo rivisti. FINE

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